Mozioni, odg, adunanze



17/5/2020 Oggetto: Proposta di discussione anche tendente a chiedere il pronunciamento o un'iniziativa del Consiglio comunale (art 27 Regolamento comunale e art 18 comma 10 dello Statuto comunale) sul tema gestione dei mercati agrigentini
I sottoscritti Consiglieri
Considerata la possibilità di assembramenti e di eventuali contagi per una gestione senza controllo dei mercati;
Considerato che l’amministrazione ha impegnato il piazzale ex Saiseb per il progetto parcheggio;
Considerato che è stata appena istituita, nonostante la fine del mandato, la commissione che si occupa di mercati e che ha durata 4 anni;
Considerato che buona parte del mercato del venerdì occupa il piazzale La Malfa, che appartiene ad un privato;
chiede al Consiglio comunale di discutere, in presenza dei tecnici responsabili e dell’amministrazione attiva

sui problemi e le soluzioni per uno svolgimento, dei mercati agrigentini, proficuo per operatori commerciali e clienti e, soprattutto, in sicurezza per la salute pubblica.

17/5/2020 Oggetto: Proposta di discussione anche tendente a chiedere il pronunciamento o un'iniziativa del Consiglio comunale (art 27 Regolamento comunale e art 18 comma 10 dello Statuto comunale) sul tema gestione della  mancata raccolta e del mancato spazzamento
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliera comunale,
considerato che non esiste ancora un Regolamento per la raccolta differenziata;
Considerato che sistematicamente alcune zone rimangono non servite dalla raccolta, mettendo in pericola la salute pubblica soprattutto quando non viene raccolto l’umido o l’indifferenziato;
Considerato che sulla stampa sono state annunciate contestazioni alle ditte ma non che queste contestazioni fossero state accolte e, in ogni caso, non si sono visti miglioramenti nel servizio;
Considerato che i Cittadini non sanno a chi rivolgersi quando non viene raccolta la spazzatura e la differenziata sta diventando un incubo anche per i più virtuosi;
Considerato che i Cittadini non sanno a chi rivolgersi per la pulizia delle strade e dei marciapiedi che sono spesso sporchi e quasi invisibili sotto l’erba alta;

chiede al Consiglio comunale di discutere, in presenza dei tecnici responsabili e dell’amministrazione attiva


sui problemi che determinano la mancata raccolta, il mancato spazzamento e il diserbo e sulla efficacia delle soluzioni dell’amministrazione e sugli accorgimenti da intraprendere affinchè la raccolta/spazzamento non sia una scommessa ma una certezza giornaliera

28/8/19 Oggetto: Proposta di discussione anche tendente a chiedere il pronunciamento o un'iniziativa del Consiglio comunale (art 27 Regolamento comunale e art 18 comma 10 dello Statuto comunale) sul tema “compostaggio cittadino”
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle,
in considerazione del fatto che l’assessore ha incoraggiato i cittadini ad utilizzare i propri giardini per smaltire l’umido;
considerato che le ditte aggiudicatarie avevano previsto, nella variante migliorativa, due compostiere di comunità per due quartieri cittadini;
Considerato che la Regione Sicilia ha prorogato al 20 settembre il bando per la diffusione delle pratiche di compostaggio;
Considerato che, più volte, è stato interrotto il servizio di raccolta dell’umido per indisponibilità della piattaforma che si occupa del compostaggio;
chiede al Consiglio comunale di discutere, in presenza dei tecnici comunali e dell’amministrazione attiva,

sulle pratiche di compostaggio che possono essere applicate ed incoraggiate nel Comune di Agrigento (compostaggio domestico o di comunità) e sulle ripercussioni del mancato servizio sulla TARI.

28/8/19 Oggetto: Mozione su ex casette della differenziata

La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliere di codesto Comune,
Considerato che da anni questi prefabbricati, ormai non più utilizzati per la raccolta differenziata, sono stati utilizzati come fonte di pezzi di ricambio per far funzionare le strutture nei CCR;
Considerato che questi prefabbricati stazionano in zone di passaggio e alcuni avrebbero  possibilità di  allaccio a energia elettrica ed acqua;
Vista la delibera CC 104/2019 ovvero la risposta dell’assessore al question time sull’argomento in oggetto;
Considerato che l’amministrazione ha dichiarato di non avere la possibilità economica di spostare queste casette, che riconosce come strutture di pregio, per metterle a deposito o per utilizzarle in altri luoghi anche come ricovero nei CCR;
Considerato che, per lo stato di abbandono, sono state vandalizzate e sono diventate tana di roditori;
Considerato che l’abbandono rappresenta una mancanza di decoro a cui questa amministrazione sembra, a modo suo, essere particolarmente sensibile;
Ritenuto che tali strutture potrebbero essere utilizzate anche da privati per attività economiche (distributori automatici, piccole rivendite) e quindi essere restaurate a costo zero per il comune ed essere utilizzate pagando affitto e occupazione di suolo pubblico all’amministrazione;
Tutto ciò premesso, ritenuto e considerato

IMPEGNA
Il Sindaco e gli Assessori di competenza
Affinchè predispongano un sondaggio pubblico con possibilità di manifestazioni di interesse, a seguito del quale, valutate le proposte, si decida come “riciclare” queste strutture scegliendo le opzioni più vantaggiose per il Comune e la Cittadinanza.

27/8/19 Oggetto: richiesta, secondo art 56 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, di un’adunanza aperta sul tema gestione del servizio idrico integrato
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle,
in considerazione del fatto che, a breve, sarà decisa dall’assemblea dell’ATI la nuova forma di gestione del servizio idrico;
considerato che sullo statuto della nuova Società affidataria del servizio è previsto l’intervento dei Consigli comunali per l’approvazione;
Considerato che il Consiglio comunale ha indicato più volte la scelta dell’acqua pubblica per il Comune di Agrigento, nel rispetto della volontà popolare espressa dai cittadini mediante il referendum popolare del 2011;
Considerato che sul sito dell’ATI idrico sono presenti gli statuti delle due alternative scelte per la società di gestione, che dovranno essere conosciute dal Consiglio anche al fine di esercitare il proprio potere di indirizzo nei confronti dell’amministrazione;
Considerato che, da più parti, si esprime la paura di uno stallo o di un ritorno al privato anche transitando da una delle due forme prescelte;
chiede un’adunanza aperta

alla partecipazione dell’amministrazione attiva, dei tecnici comunali, della deputazione regionale e delle associazioni/sindacati e soggetti istituzionalmente competenti e responsabili in materia di servizio idrico integrato per conoscere le differenze fra le tipologie di società di gestione, i problemi e le soluzioni individuate dall’assemblea dell’ATI e dall’amministrazione agrigentina per la garanzia dell”acqua pubblica” e per mettere la Cittadinanza a conoscenza dei prossimi adempimenti e degli intendimenti sul futuro della gestione del servizio idrico nella provincia di Agrigento.

27/8/19 Oggetto: Proposta di discussione anche tendente a chiedere il pronunciamento o un'iniziativa del Consiglio comunale (art 27 Regolamento comunale e art 18 comma 10 dello Statuto comunale) sul tema gestione del servizio idrico integrato
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle,
in considerazione del fatto che, a breve, sarà decisa dall’assemblea dell’ATI la nuova forma di gestione del servizio idrico;
considerato che sullo statuto della nuova Società affidataria del servizio è previsto l’intervento dei Consigli comunali per l’approvazione;
Considerato che il Consiglio comunale ha indicato più volte la scelta dell’acqua pubblica per il Comune di Agrigento, nel rispetto della volontà popolare espressa dai cittadini mediante il referendum popolare del 2011;
Considerato che sul sito dell’ATI idrico sono presenti gli statuti delle due alternative scelte per la società di gestione, che dovranno essere conosciute dal Consiglio anche al fine di esercitare il proprio potere di indirizzo nei confronti dell’amministrazione;
Considerato che, da più parti, si esprime la paura di uno stallo o di un ritorno al privato anche transitando da una delle due forme prescelte;
chiede al Consiglio comunale di discutere

sulle differenze fra le due tipologie di società di gestione proposte, sui problemi potenziali e sulle soluzioni che possono essere individuate a garanzia della scelta dell”acqua pubblica” e sulle azioni di indirizzo che il Consiglio intende adottare per il futuro della gestione del servizio idrico nella Città di Agrigento.

18/8/19 Oggetto: Mozione su ordinanza cassette per la pubblicità

La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliere di codesto Comune per il Movimento 5 Stelle,
Vista l’ordinanza sindacale 11 del 15/2/2019 per la rimozione delle cassette pubblicitarie dalle vie di Agrigento;
Considerato che gli operatori pubblicitari, non essendoci le cassette, lasciano il materiale pubblicitario appoggiato nelle vicinanze dell’entrata principale dei palazzi per terra o lo incastrano, come possono, nelle porte;
Considerato che i volantini continuano a volare per le strade anzi più agevolmente perché non sono dentro le cassette;
Considerato che dopo il primo periodo di attenzione e distribuzione di quantità moderate ne è seguito un secondo con quantità distribuite di nuovo sovradimensionate rispetto alla quantità di cittadini;
Considerato che non è tollerabile l’abbandono dei volantini sui gradini dei portoni condominiali;
Ritenuto che un’ordinanza efficace dovrebbe solamente indicare delle quantità di volantini da distribuire in funzione degli abitanti e della grandezza dei condomini;
Ritenuto che se nelle cassette pubblicitarie finisse una quantità moderata di volantini questi non volerebbero in giro per la città come fanno agevolmente perché lasciati sui gradini dell’uscio;
Ritenuto che il cittadino è più ben disposto a portare a casa un volantino rinvenuto in una cassetta pubblicitaria piuttosto che a terra a contatto con marciapiedi o gradini;
Tutto ciò premesso, ritenuto e considerato
IMPEGNA
Il Sindaco e gli Assessori di competenza
Affinchè venga ritirata l’ordinanza sindacale 11 del 15/2/2019 e sostituita con un provvedimento atto a limitare la quantità distribuita dagli operatori e a scongiurare la somministrazione tramite semplice posa sull’uscio delle case, anche informando i cittadini sul loro diritto a non ricever pubblicità manifestando la volontà sulle proprie cassette della posta o nelle vicinanze dell’ingresso.

7/7/19 Oggetto: Mozione su MICROMOBILITA’

La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliere di codesto Comune per il Movimento 5 Stelle,
Premesso che:
•        il comma 102 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021”, ha introdotto la possibilità di autorizzare la sperimentazione della circolazione su strada di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard e monopattini, ed ha previsto l’emanazione di uno specifico decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per la definizione delle modalità di attuazione e degli strumenti operativi della sperimentazione;
•        il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato lo specifico decreto sopra richiamato;
Considerato che:
•        il Protocollo d’intesa per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell'aria del 4 giugno 2019 siglato dalla Presidenza Consiglio dei Ministri, dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, dal Ministero dell’economia e delle finanze, dal Ministero dello sviluppo economico, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, dal Ministero della salute, dalle Regioni e le Province autonome, ha individuato, tra le attività, l’adozione del decreto riconoscendo di fatto che lo sviluppo della micromobilità è una misura utile ai fini del contrasto all’inquinamento atmosferico, in virtù dei benefici derivanti dalla variazione di quota modale degli spostamenti per la mobilità personale con dispositivi a propulsione elettrica
Ritenuto che
•        la micromobilità elettrica rientri nei sistemi di mobilità  e trasporto sostenibili e di alta qualità  anche  sotto il profilo ambientale economico e sociale, come tra l’altro indicato nelle premesse del decreto;
•        l’uso dei dispositivi può rappresentare una importante novità per favorire lo scambio modale soprattutto nei nodi di interscambio quali stazioni ferroviarie, aeroporti, autostazioni, porti, utile sia agli spostamenti sistematici (casa-lavoro, casa-scuola) che occasionali (a scopo turistico)
Tutto ciò premesso, ritenuto e considerato
IMPEGNA
Il Sindaco e gli Assessori di competenza
affinchè
•             autorizzino in via sperimentale la circolazione dei dispositivi per la micromobilità elettrica nel rispetto delle condizioni previste nel decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
•             provvedano ad adottare la delibera di Giunta relativa alla sperimentazione, regolamentando la sosta;
•             adottino tutte le misure idonee ad informare la popolazione residente circa l’avvio della sperimentazione all’interno del centro abitato;
•             qualora istituiscano o affidino servizi di noleggio dei dispositivi in condivisione, anche in modalità free-floating, prevedano di rendere obbligatoria l’attivazione di una adeguata azione di informazione nei confronti degli utilizzatori da parte delle società responsabili del servizio circa le regole di utilizzo, fra le quali quelle relative alla sicurezza stradale, alla velocità, alle modalità consentite di sosta;
•             avviino una campagna di informazione della sperimentazione in atto nel territorio in corrispondenza di infrastrutture di trasporto, ricadenti nel centro abitato, destinate allo scambio modale quali il porticciolo, le stazioni ferroviarie e l’autostazione,  in collaborazione coi gestori delle infrastrutture stesse;
•             forniscano al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti i dati relativi alle risultanze della sperimentazione.

31/3/19 Oggetto: Ordine del giorno su “piazzale Hardcastle”
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliere di codesto Comune per il Movimento 5 Stelle,
Visto l’art 31 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale;
Considerato che tanti turisti, soprattutto durante il periodo estivo o in prossimità di feste, si avventurano a piedi da piazzale Hardcastle all’ingresso di Porta V mettendo a rischio se stessi e gli automobilisti;
Considerato che presso piazzale Hardcastle c’è la fermata del bus e un parcheggio per i taxi ed è quindi previsto che circolino pedoni nei dintorni;
Considerato che bus turistici si fermano in prossimità del piazzale per la salita e la discesa dei turisti;
Visto il rischio di incidente potenzialmente dannoso per la vita umana e il bilancio comunale;
Considerato che è necessario che l’amministrazione comunale prenda in carico il problema e parli di soluzioni con altri enti o professionalità implicate;
Tutto ciò visto e considerato
Sono a chiedere al Consiglio comunale
di dare mandato al Sindaco di trovare soluzioni concrete, anche scaturenti dalla discussione in Consiglio, per eliminare ogni rischio e ristabilire una situazione di sicurezza .    


25/3/19 Oggetto: Mozione su “Via Cesare Battisti”

La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliere di codesto Comune per il Movimento 5 Stelle,
Visto il progetto di riqualificazione di via Cesare Battisti;
Considerato che turisti amano sedersi su panchine rivolte verso il mare o un panorama, cosa possibile a poche decine di metri di distanza piuttosto che sotto dei palazzi palazzi senza particolare interesse architettonico, tantomeno storico in una via abbastanza stretta;
Considerato che in molte vie mancano le panchine perché mai messe oppure distrutte dal tempo o dai vandali;
Considerato che nella penuria economica in cui versa la città sembrano sprecati i soldi per panchine e pali di lusso e la via necessita solo di una pavimentazione più decorosa che potrebbe anche essere finanziata da chi, negli anni, ha effettuato lavori di scavo;
Considerato che non sembra che il progetto sia gradito ai cittadini  e agli operatori che hanno raccolto i soldi della tassa di soggiorno e non è sicuramente considerato prioritario rispetto alle esigenze cittadine;
Considerato che non c’è proporzionalità della spesa rispetto all’esiguo sviluppo lineare dell’intervento;
Considerato che non esiste un piano di utilizzo come da articolo 2 bis del Regolamento che recita: “2 bis Tra gli interventi in materia di turismo da finanziare attraverso un apposito piano di utilizzo, sviluppato con la consulenza della consulta dei titolari delle strutture ricettive, possono essere previsti:” e che l’intervento programmato non è tra quelli previsti ma questa amministrazione non intende recedere dal suo progetto;
Tutto ciò visto e considerato
IMPEGNA
Il Sindaco e gli Assessori di competenza
A eliminare dal progetto di riqualificazione l’uso materiali “preziosi”, le panchine e i pali costosi così da utilizzare quelle somme della imposta di soggiorno inserendo nella riqualificazione della zona elementi più utili alla promozione del turismo, quale indicazione e promozione di itinerari, inserimento o restauro di panchine in parti con vista limitrofe, illuminazione e restauro di monumenti o altri marciapiedi nelle vicinanze, manutenzione del verde.


10/3/19 Oggetto: Mozione su “Contratto di costa”

La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliere di codesto Comune per il Movimento 5 Stelle,
Visto il Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.) UNITA’ FISIOGRAFICA N. 10 CAPO ROSSELLO – P.TA BIANCA anno 2008;
Osservato che da un punto di vista amministrativo, l’unità fisiografica comprende un totale di 3 comuni appartenenti alla provincia di Agrigento in cui il litorale si sviluppa per una lunghezza totale di circa 28 Km con il 10% coste basse sabbiose, il 75% coste alte rocciose e il 15% di litorali di origine non naturale, corrispondenti per lo più alle aree portuali;

Osservato che la costa in erosione ha una lunghezza di circa 16 km, pari al 56% del litorale della unità fisiografica;


Comune
Lunghezza tratti di costa
Lunghezza Tot [m]
Lunghezza erosione [m]
L erosione / LTot
[%]
Realmonte
4.669
3.144
67
PORTO EMPEDOCLE
6.672
990
15
AGRIGENTO
16.859
11.491
68
Totale riferito alla UF10
28.200
15.793
55
.
Considerato che Il Contratto di Costa è un patto territoriale che permette di pianificare una strategia per la salvaguardia, la gestione integrata e la valorizzazione delle risorse territoriali esistenti a partire dall’acqua e dalle problematiche connesse all’area costiera;
Considerato che decenni di degrado e la mancanza di una visione d’insieme nelle azioni per eliminare le emergenze hanno accentuato le criticità;
Considerato che è necessario neutralizzare i processi erosivi che nel Comune di Agrigento hanno causato, per i crolli, l’interdizione di  7Km di costa;
Considerato che l’erosione delle spiagge, causata anche da interventi antropici, stanno diventando anno dopo anno sempre più grave;
Considerato che si individuano lungo il litorale dell’unità fisiografica 5 corsi d’acqua (Torrente Re, Vallone Sfondato, Torrente Salsetto, Fiume S. Leone e Fiume Naro) il cui apporto di detriti nel tempo si è modificato;
Considerato che  tali torrenti hanno apparati fociali non molto vistosi e portate di modesta entità ma sono stati capaci di creare situazioni pericolose in occasione di violente o intense precipitazioni e sono anche soggetti ad inquinamento episodico o sistematico;
Considerato che risulta importantissimo proteggere il territorio più fragile, prezioso anche per uno sviluppo economico turistico;
Considerato che presso le coste sono presenti importanti infrastrutture viarie che potrebbero essere compromesse isolando ancora di più una zona già penalizzata dal punto di vista dei trasporti;
Considerato che nel messinese è stato avviato un “Contratto di costa” per il superamento dell’erosione in 80 Km di coste con studi e cospicui finanziamenti dedicati;
Considerato che sembra necessario stimolare la promozione di interventi simili nel nostro territorio presso il governo regionale in sinergia quantomeno con i Comuni che fanno parte dell’Unità fisiografica;
Considerato che una proficua collaborazione nei problemi del territorio è un’arma vincente e stimola altre virtuose sinergie come nel Veneto, dove un esempio di Contratto di Costa ha coinvolto non solo le problematiche inerenti la salvaguardia del territorio ma anche le tematiche relative allo sviluppo economico della costa;
Tutto ciò visto e considerato
IMPEGNA
Il Sindaco e gli Assessori di competenza
A sollecitare il governo regionale, in sinergia con le amministrazioni che ricadono quantomeno nella stessa unità fisiografica, affinchè attraverso un Contratto di costa o con altre misure si finanzino e si avviino nel territorio interventi utili a superare le serie e urgenti problematiche di erosione delle nostre coste.


23/1/19 Oggetto: Mozione su “Eliminazione dalla TARI degli stipendi dei dipendenti comunali che non siano impiegati a tempo pieno nel servizio rifiuti”
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliere di codesto Comune per il Movimento 5 Stelle,
Considerato che questa amministrazione lamenta sempre la mancanza di impiegati che possano occuparsi a tempo pieno del comparto rifiuti riferendo che sono tutti “a mezzo servizio”, perché occupati in altre importanti e imprescindibili incombenze;
Considerato che non si può indicare con precisione quanto tempo percentuale venga utilizzato dagli impiegati per il sistema rifiuti;
Considerato che il servizio raccolta rifiuti è carente, anche dal punto di vista dei rapporti e dell’informazione verso il cittadino e sono numerosi i disservizi e le perdite di denaro comunale;
Considerato che si legge nel Piano economico finanziario TARI – Anno 2018 “Per quanto riguarda il costo del personale comunale impegnato a vario titolo nei servizi di igiene ambientale nel comune, per l’anno 2018, si ripropone il costo sostenuto per l’anno 2017 che è pari a € 186.563,96 per il servizio tecnico € 130.650,00 per il personale impegnato nel servizio tributi comunale.e quindi ci si può aspettare che una cifra simile sia inserita nel Piano economico finanziario TARI dell’anno 2019, da approvare nei prossimi mesi;
Considerato che nella TARI si pagano anche “I costi amministrativi per servizi di riscossione e accertamento si stimano in € 400.000,00, e si riferiscono a titolo esemplificativo e non esaustivo, alle spese di notifica, ai servizi di postalizzazione, oneri bancari e/o postali, contenzioso tributario, ecc. Il suddetto costo comprende anche l’iva nella misura del 22% (circa € 65.000,00) relativamente al personale impegnato per l’effettuazione del servizio dipendente della SRR il cui costo è indicato dettagliatamente nel Budget 2018 della SRR.”
Considerato che il personale della SRR che si occupa del tributo TARI di Agrigento non si è ancora spostato presso i nostri uffici comunali e dunque si adopera non solo a rispondere ai cittadini di Agrigento ma anche degli altri Comuni;
Considerato che molti cittadini preferiscono recarsi negli uffici tributari del Comune piuttosto che in quelli della SRR;
Considerato che, per l’esosità del Piano che abitualmente arriva in Consiglio sempre vicino alla data limite prescritta per l’approvazione,  è opportuno, il prima possibile, avviare riflessioni e discussioni proficue in Consiglio per una migliore e consapevole comprensione e approvazione del Piano stesso;

si chiede al Consiglio comunale di approvare la seguente mozione per l’amministrazione attiva

·        Indicare specificatamente nel Piano economico finanziario TARI – Anno 2019  quanti impiegati comunali e di quale tipologia saranno pagati con la TARI, eliminando dalla tariffa i pagamenti verso chi non lavora a tempo pieno nel servizio rifiuti, di cui non è possibile determinare con certezza l’impatto nel sistema rifiuti;

·        Rinegoziare l’importo relativo al personale SRR che lavora per il Comune di Agrigento valutandone l’uso effettivo, fintanto che questo personale non si trasferirà negli uffici del Comune di Agrigento.


3/12/18 Oggetto: Mozione su raccolta porta a porta effettiva

La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliera comunale del Movimento 5 Stelle,

PREMESSO che non esiste ancora un regolamento per la raccolta differenziata ad Agrigento;

CONSIDERATO che molti cortili del centro storico e abitazioni site sulle scale non sono servite dalla raccolta differenziata porta a porta ma devono raggiungere siti distanti anche centinaia di metri per depositare i propri mastelli vicino la strada;

CONSIDERATO che l’offerta della RTI inseriva delle “carriole scoiattolo” per facilitare la raccolta anche su scale;
CONSIDERATO l’invecchiamento della popolazione agrigentina che rende difficile a soggetti fragili conferire negli orari prestabiliti (dopo le 21 o dopo le 23) e nei luoghi prestabiliti, se distanti;

CONSIDERATO che non esiste differenza in bolletta fra chi può lasciare i rifiuti davanti la sua porta e chi si deve spostare per depositare i mastelli e riprenderli;

CONSIDERATO che i cittadini che vivono nei diversi nuclei cittadini e non in zone periferiche in case sparse hanno anche fatto questa scelta anche per avere tutti i servizi a portata di mano, servizi a cui, comunque, hanno diritto tutti i cittadini e che sono pagati con le tasse di ognuno;

CONSIDERATO che dovevano essere create delle isole di prossimità dove i cittadini delle zone difficili da raggiungere, in modo esclusivo, avrebbero potuto conferire i mastelli anche in momenti diversi della giornata per sopperire al disagio del non usufruito servizio porta a porta;

CONSIDERATO che il cittadino paga la TARI comunale e quindi deve avere la possibilità di riferire agli uffici comunali eventuali difficoltà e disservizi

chiede al Consiglio comunale di impegnare l’amministrazione attiva:

affinchè

-       tutti i cittadini, soprattutto quelli che vivono all’interno del nucleo cittadino,  vengano messi in condizione di conferire in modo semplificato, prevalentemente con porta a porta effettivo;

-      venga monitorato in modo efficace il soddisfacimento del servizio da parte dei cittadini:

-      sia possibile per i cittadini  riferire e  segnalare al Comune difficoltà e disservizi riscontrati.

28/11/18 Oggetto: Mozione su “provvedimenti per contrastare episodi di esondazione ed allagamento”
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliere di codesto Comune per il Movimento 5 Stelle,
Considerato che non è improbabile, per le forti piogge connesse anche ai cambiamenti climatici, il ripetersi con più frequenza di fenomeni di ingrossamento dei torrenti che sfociano nel litorale comunale e passano vicino a zone fortemente antropizzate;
Considerato che la mancata manutenzione nel tempo dei letti dei torrenti ha causato la creazione di fitti boschetti di canne e altre piante, che nel tempo seccano e restano in loco, vicino alle nuove piante, ma vengono strappati dalla furia delle acque formando magari momentanee ma pericolose dighe, poi travolte da eventuali onde di piena;
Considerato che spesso i letti dei fiumi vengono considerati alla stregua di discariche e grossi rifiuti vengono abbandonati sulle sponde o buttati nel letto;
si chiede al Consiglio comunale di approvare la seguente mozione per l’amministrazione attiva
·         Realizzare un monitoraggio delle aree a rischio di esondazioni e allagamenti valutando gli interventi utili a scongiurare i rischi per l’incolumità della popolazione;
·         Pianificare una adeguata manutenzione dei corsi d’acqua che sono presenti sul nostro territorio e raccordarsi con gli altri enti responsabili in modo che tale manutenzione riguardi tutto il corso dei torrenti e degli affluenti fino dalle origini, assicurando adeguate dimensioni e condizioni del letto dei torrenti;
·         Effettuare la pulizia delle cunette stradali in modo da evitare il verificarsi di allagamenti sulle strade che, invece che vie di fuga, possono trasformarsi in trappole;
·         Monitorare le fonti di finanziamento regionali e comunitarie al fine di non lasciarsi sfuggire azioni robuste per diminuire o eliminare il rischio idrogeologico sul territorio comunale.

28/11/18



7/10/18 
Oggetto: Mozione su “provvedimenti per arginare danni ambientali da sversamenti oleifici”
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliere di codesto Comune per il Movimento 5 Stelle,
Considerato che dall’inizio della stagione autunnale fino alla metà inoltrata dello stesso periodo dell’anno si assiste, sia nel territorio comunale di Agrigento sia dei comuni limitrofi, alla riapertura dei frantoi, è facile prevedere che anche quest’anno riprenda lo sversamento delle acque di vegetazione residuate dalla lavorazione delle olive.
Considerato che negli anni precedenti lo sversamento è stato documentato e denunciato sia da cittadini che da associazioni che si occupano della salvaguardia dell’ambiente.
Considerato che tale fenomeno nel territorio del comune di Agrigento si manifesta nel fiume Naro. Le acque del suddetto fiume provengono a loro volta da altri corsi d’acqua discendenti dalle contrade Burraitotto, Burranito, Gibisa, Malvizzo e Villaggio La Loggia che si trovano al confine tra i comuni di Agrigento, Favara, Naro e Palma di Montechiaro.   Successivamente questi corsi d’acqua indipendenti si uniscono all’interno del territorio comunale di Agrigento per formare un unico corpo principale che lambisce i quartieri agrigentini del Villaggio Mosè (nella zona Mosella) e Cannatello fino a sfociare nelle immediate vicinanze del quartiere di Fiumenaro. 
Considerato che è facile presumere (anche se non si hanno i dati dal momento che non sono stati effettuati prelievi e analisi) che l’inquinamento possa riguardare NON solo le acque superficiali, ovvero le acque visibili che scorrono o stagnano in superficie, ma anche le acque sotterranee (tra cui le falde acquifere), i terreni in cui questi oli vengono scaricati (nel caso in cui lo sversamento non avvenga direttamente nel corso d’acqua), i terreni che entrano a contatto con l’acqua durante il suo percorso verso la foce o durante la filtrazione, le acque di transizione ovvero le acque salmastre presenti alla foce che derivano dal mescolamento dell’acqua dolce proveniente dal fiume e dell’acqua salata proveniente dal mare e le acque della fascia costiera limitrofa.
Considerato che come conseguenza dello sversamento illegale delle acque di vegetazione residuate dalla lavorazione delle olive (di cui ad oggi non si sa la provenienza, cioè è ignoto il/i responsabile/i di tale inquinamento), che avviene ovviamente solo ed esclusivamente nella stagione autunnale ovvero nel periodo di raccolta e lavorazione delle olive, le acque contaminate presentano una colorazione nerastra e uno strato oleoso in superficie;
Considerato che lo sversamento di questi liquidi direttamente nei corsi d’acqua è severamente vietato, mentre è consentito lo spandimento degli stessi nei terreni agricoli a patto che non si superino certi limiti stabiliti per legge e solo dopo aver presentato al sindaco una relazione tecnica redatta da un agronomo o in alternativa da un perito agrario, agro-tecnico o ancora da un geologo;
Considerato che lo smaltimento nei terreni agricoli è infatti attualmente regolamentato dalla legge 574/96 “Nuove norme in materia di utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e di scarichi dei frantoi oleari”. Questa legge non da indicazioni in merito al periodo e alle modalità di spandimento sui terreni agricoli ma ne stabilisce i limiti massimi consentiti: - 50 m3/ha/anno (50 m3 per ogni ettaro in un anno) per le acque provenienti da un frantoio a ciclo tradizionale; - 80 m3/ha/anno (80 m3 per ogni ettaro in un anno) per le acque provenienti da un frantoio a ciclo continuo (perché più diluite).
Considerato che è vietato invece lo sversamento nelle acque o lo spandimento nei terrei agricoli oltre i limiti di legge o senza la corretta autorizzazione e la causa del divieto è l’elevato potere inquinante.  Infatti nelle acque di vegetazione (AV) è molto elevato il carico organico rappresentato principalmente da zuccheri, grassi, oli, sostanze azotate, polialcoli e sostanze minerali come fosforo e potassio. Entro certi limiti alcune di queste sostanze possono risultare utili in ambito agricolo perché contribuiscono all’arricchimento di nutrienti del terreno dal punto di vista.
Considerato che  l’emissione di quantità fuori norma innesca i processi veri e propri dell’inquinamento perché sono sostanze resistenti alla degradazione biologica quindi hanno spiccate proprietà tossiche per tutti gli organismi sottoposti a un’eccessiva concentrazione.
Considerato che non solo risultano tossici per le loro proprietà biochimiche ma anche per la capacità di ostacolare la corretta ossigenazione dell’acqua. Infatti la componente oleosa che galleggia in superficie crea un “velo” che non permette lo scambio gassoso tra acqua ed aria. Una delle tanti conseguenze è quindi la morte per soffocamento degli organismi in quanto l’acqua risulta di ossigeno. Per questo motivo, dal punto di vista biologico e biochimico, 1 m3 di acque di vegetazione ha un potere inquinante addirittura fino a 200 volte superiore rispetto a 1 m3 di acque reflue urbane. Nell’impossibilità di poter spandere le acque di vegetazione nei terreni in modo legale perché non si ha il permesso o perché si superano i limiti quantitativi, (a meno che non entrino in gioco altri fattori) la legge prevede che tali liquidi vengano portati, previa documentazione e autorizzazione degli enti competenti, nei depuratori per la corretta depurazione, abbassamento della carica inquinante e smaltimento delle sostanze residuali. I trasgressori sono penalmente perseguibili per reato ambientale;
Considerata la legge 68 sugli ecoreati del 2015; 
si chiede al Consiglio comunale di approvare la seguente mozione per l’amministrazione attiva
·         creare un’azione sinergica fra tutti i Comuni circostanti nel cui territorio insistono frantoi in modo da controllare, attraverso anche le polizie municipali, che non si realizzino smaltimenti illeciti;
·         chiedere la collaborazione di enti preposti, associazioni e cittadini per garantire il presidio del territorio anche attraverso una piccola campagna di sensibilizzazione ambientale (interviste, comunicati)
Agrigento 8/10/18
                                                                           La Consigliere M5S
                                                                                Ing.Marcella Carlisi






Agrigento lì 03.09.2018 

Oggetto: Mozione urgente –Art 30. – Regolamento Funzionamento Consiglio Comunale- Riguardante intervento urgente - al fine di porre in essere ogni adempimento volto alla tutela dell' Ambiente, della Salute e dell'Igiene Pubblica-, inerente la realizzazione delle rete fognate pubblica in Viale Emporium e traverse limitrofe, ai fini della salvaguardia della Pubblica e Privata Incolumità nonché dell' Ambiente, della Salute e dell'Igiene Pubblica trattato 11/12/18

I CONSIGLIERI COMUNALI
 GERLANDO GIBILARO
MARCELLA CARLISI

Chiedono a codesto Ufficio di Presidenza e ai Presidenti dei Gruppi Consiliari che nel prossimo Consiglio Comunale venga inserito all’ordine del giorno dei lavori consiliari la seguente Mozione.

Premesso:
che su istanza e segnalazione dei cittadini residenti, il Consigliere Gibilaro ha effettuato dei sopralluoghi, rilevando le criticità dello stato di fatto e diritto della zona;
che con nota acquisita al Prot. Gen. n 17590/ 2014, i residenti in Agrigento, frazione Villaggio Peruzzo, Viale Emporium e traverse limitrofe, hanno fatto presente che, scaricano i reflui delle proprie unità abitative in fosse settiche ormai obsolete o mediante altre modalità inidonee e superate;
che il Consigliere Gibilaro, già, nella qualità di Assessore ai L.L.P..P. con nota 23650 del 23.04.2014 ha predisposto Atto di Indirizzo avente ad oggetto “Richiesta realizzazione allacci fognari”;
che il 04 Luglio 2014 alle ore 11.30 circa, presso i locali della ex Provincia Regionale di Agrigento si è tenuta una riunione operativa alla quale hanno partecipato tutti i soggetti preposti per trattare la problematica relativa alla mancanza della condotta della rete fognante di Viale Emporium, traverse limitrofe, Parco Oliva e della sua eventuale realizzazione;
che nelle precitate circostanze di tempo e di luogo di detta riunione tutti i convenuti hanno dato, ognuno per la propria parte di competenza, il loro pieno apporto collaborativo per la definitiva risoluzione della problematica in argomento;
che l'Ato Idrico Ag9, ha dato la piena disponibilità anche economica per la realizzazione delle opere necessarie, per la risoluzione radicale della questione;
che la II Commissione Consiliare con nota 38191 del 8 luglio 2014 ha predisposto ulteriore Atto di indirizzo “ realizzazione rete fognante Viale Emporium, traverse limitrofe e Parco Oliva;
che nel “Tavolo tecnico” del 03.10.2014, tenutosi presso il Comune di Agrigento, tutti i convenuti hanno rilevato la necessità di adottare provvedimenti urgenti a tutela dell'ambiente, della salute, dell'igiene pubblica senza trascurare altri aspetti; 
che da un’attenta analisi, qualificati approfondimenti e sopralluoghi è emersa l’esigenza di attivarsi per la risoluzione della problematica di cui sopra;
che ad oggi nessun adempimento da parte del Comune di Agrigento è stato posto in essere relativamente alla problematica di che trattasi;
Atteso:
che si rende assolutamente necessaria ed indifferibile un’azione propositiva tesa al ripristino di una Politica all'insegna dei Diritti del Cittadino;
Considerato e Accertato:
con le sentenze della Corte Europea del 19 luglio 2012 e del 10 aprile 2014,che, lo Stato Italiano è stato condannato per violazione della Direttiva Europea 91/271/CEE in quanto causa di inquinamento;
che, al fine di porre rimedio, con D.L. n. 133/2014 è stato disposto di istituire vari commissari, dotati di idonei mezzi finanziari, in tutto il territorio nazionale fra cui la Sicilia per la quota parte di sua responsabilità nella procedura di infrazione conclusasi con le due sentenze sopra citate;
che all’interno del territorio regionale è compreso il territorio del Comune di Agrigento denominato “ Agrigento periferia”;
che con successivo D.L. n. 243/2016 è stato disposto di istituire un unico commissario nazionale per il rientro nella procedura di infrazione;
che con D.P.C.M. 26 aprile 2016 tale figura è stata individuata nel nome di Rolle Enrico;
che è pervenuta sollecitazione da parte della Associazione “Emporium”, appositamente costituitasi da cittadini della zona con unica ragione sociale -Realizzazione collettore fognante di Via Emporium-, al fine di stimolare il commissario a realizzare tale collettore e consentire loro l’allacciamento ad un sistema fognario;
che, per altro, il completamento della rete fognante comunale è compreso e previsto nel Piano d’ambito dell’ATO idrico;
che il Comune di Agrigento risulta essere destinatario ad avere competenza compartecipata in merito;
Per quanto sopra,al fine di rimuovere tale situazione di nocumento all'Ambiente, alla Salute Pubblica e Privata e all'Igiene Pubblica senza trascurare gli aspetti di ordine pubblico e sociale
Ravvisata l’importanza che la questione riveste;
Viste le argomentazioni sopra citate;

Il CONSIGLIO COMUNALE con la seguente Mozione:
delibera e impegna l'Amministrazione Comunale, nella persona del Signor Sindaco Dott. Calogero Firetto di farsi promotore di un' azione rapida ed efficace, presso il commissario Enrico Rolle al fine di provvedere a intraprendere tutte le procedure tecniche e amministrative per la realizzazione del completamento fognario del comprensorio denominato “Agrigento periferia” compreso nelle sentenze della Corte Europea e quindi inserito anch’esso nel programma di cui ai decreti legge n. 133/2014 e 243/2016.
I Consiglieri Comunali Gibilaro e Carlisi, concludono augurando un proficuo e sereno lavoro.


I Consiglieri Comunali
GERLANDO GIBILARO

MARCELLA CARLISI


17/5/18 Oggetto: Mozione su “Baratto amministrativo”

La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliere di codesto Comune per il Movimento 5 Stelle,
Visto l’articolo 190  del DECRETO LEGISLATIVO 18 aprile 2016, n. 50 “Baratto amministrativo” che recita: “1. Gli enti territoriali possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di contratti di partenariato sociale, sulla base di progetti presentati da cittadini singoli o associati, purche' individuati in relazione ad un preciso ambito territoriale. I contratti possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze o strade, ovvero la loro valorizzazione mediante iniziative culturali di vario genere, interventi di decoro urbano, di recupero e riuso con finalita' di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati. In relazione alla tipologia degli interventi, gli enti territoriali individuano riduzioni o esenzioni di tributi corrispondenti al tipo di attivita' svolta dal privato o dalla associazione ovvero comunque utili alla comunita' di riferimento in un'ottica di recupero del valore sociale della partecipazione dei cittadini alla stessa.”;
Considerato che La Corte Conti, sezione Emilia Romagna, con sentenza 23 marzo 2016, stabilisce, in primo luogo, che deve esserci la necessaria sussistenza di un rapporto di stretta inerenza tra le esenzioni o le riduzioni dei tributi e le attività di cura e valorizzazione del territorio che i cittadini possono realizzare. Aggiunge poi che il baratto non si applica a debiti pregressi dei contribuenti, per difetto del requisito dell’inerenza del tributo all’attività da prestare. Sottolinea, infine, che non è sufficiente la delibera comunale di approvazione, ma è necessario un Regolamento che delinei specifici aspetti;
Considerato che la Corte Conti sezione Veneto, ha evidenziato che le agevolazioni concesse ai cittadini non possono essere fruite dalle imprese, perché si verificherebbe un’elusione delle regole di evidenza pubblica.
Considerato che molti cittadini non pagano le tasse comunali perché in condizioni di estrema indigenza;
Considerato che sul versante economico, il baratto amministrativo supplisce alla mancanza reciproca di risorse finanziarie: dell’ente pubblico che non ha liquidità per finanziare interventi sul bene comune e del cittadino che non ha risorse per pagare il debito tributario;
Considerato che la formulazione del regolamento sul Baratto Amministrativo, per i delicati equilibri economico finanziari, deve essere attentamente studiata dagli uffici finanziari comunali a cui è, dunque, più opportuno affidare la redazione delle regole che saranno poi analizzate, vagliate e votate dal Consiglio;
Impegna l’amministrazione comunale
a dare indicazioni per la redazione di un apposito Regolamento per il Baratto Amministrativo, da sottoporre per l’approvazione in Consiglio comunale, che, tra l’altro, conceda a chi è nell’impossibilità di pagare i tributi e presenti un ISEE più basso di una soglia stabilita, una riduzione o esenzione di tributi corrispondenti al tipo di attivita' proposta attraverso la presentazione di un progetto di pulizia o  manutenzione o abbellimento di aree verdi, piazze o strade, ovvero la loro valorizzazione mediante iniziative culturali di vario genere, interventi di decoro urbano, di recupero e riuso con finalita' di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati.



2/4/18 Oggetto: Mozione su PAES
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliera comunale del Movimento 5 Stelle,
Considerato che gli Enti locali condividono, unitamente ai governi nazionali e regionali, la responsabilità della lotta al riscaldamento globale e devono quindi impegnarsi indipendentemente dalle altre Parti;
 Considerato che i Comuni sono responsabili, direttamente o indirettamente (attraverso i prodotti e i servizi utilizzati dai cittadini) di oltre il 50% delle emissioni di gas serra derivanti dall’uso dell’energia nelle attività umane;
Considerato che l’Unione Europea ha individuato nei Comuni il contesto in cui è maggiormente utile agire per realizzare una riduzione delle emissioni e una diversificazione dei consumi energetici, e che gli stessi rappresentano il luogo ideale per stimolare gli abitanti ad un cambiamento delle abitudini in materia ambientale ed energetica, al fine di migliorare la qualità della vita e del contesto urbano;
Considerato che il Piano di Azione dell’Unione Europea per l’efficienza energetica “Realizzare le potenzialità” include come azione prioritaria la creazione di un “Patto dei Sindaci” – Covenant of Mayors, con lo scopo di coinvolgere le comunità locali ad impegnarsi attivamente con iniziative al fine di ridurre i consumi e le emissioni di CO2 attraverso l’attuazione di un Piano d’Azione che preveda tempi di realizzazione, risorse umane dedicate, monitoraggio, informazione ed educazione ambientale.
Considerato che il PAES è un documento fondamentale che prevede l'identificazione e l'analisi energetica di tutto il patrimonio pubblico, per poi passare alla progettazione degli interventi su tutti gli edifici pubblici ed alla loro realizzazione anche attraverso società specializzate in questo tipo di interventi, come ad esempio le E.S.Co (Energy Service Company);
Preso atto che il Comune di Agrigento non può prenderne parte perché non dotato di PAES ai diversi bandi di finanziamenti Regionali ed europei per l’efficientamento energetico;
Considerato che questo Comune aveva indetto una manifestazione di interesse per la realizzazione del PAES di cui non si sono nemmeno aperte le buste con le offerte;
Considerato che questo Comune, dopo una mozione del Consiglio proposta dalla seconda Commissione consiliare, aveva creato l’ Ufficio energia;
La presente impegna il Sindaco e l’amministrazione Comunale:
a dotare questo Comune di un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) sottoponendo tale Piano, in tempi brevi, all’approvazione del Consiglio comunale.


18/3/18 Oggetto: Mozione sul deposito cauzionale del servizio idrico.
                                  
La sottoscritta Marcella Carlisi in qualità di Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle,

VISTO che nel 2016 il gestore del servizio idrico Girgenti Acque SpA ha inserito nelle bollette degli utenti agrigentini la rateizzazione del deposito cauzionale ai sensi dell’art. 2.6.1 del Regolamento utenza;

 

VISTO l'art art.3.1 della delibera n. 86/2013 "DISCIPLINA DEL DEPOSITO CAUZIONALE PER IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO dell’AEEGSI" che indica che il gestore può richiedere all’utente finale, ALL'ATTO della stipulazione del contratto di somministrazione, il versamento di un deposito cauzionale;

CONSIDERATO che molti cittadini hanno stipulato il contratto NON con Girgenti Acque SpA ma con il Comune di Agrigento a cui hanno versato UN ANTICIPO SUI CONSUMI alla stipula del contratto secondo l'art 16 del Regolamento idrico di codesto comune e che il comma 2 dello stesso articolo recita: "Gli anticipi sui consumi saranno rimborsati dal Comune entro il trimestre successivo alla risoluzione del contratto, dedotti i crediti vantati dal Comune stesso.";

CONSIDERATO che il giudice di pace ha condannato questo Ente a trasferire il deposito di alcuni utenti a Girgenti Acque e a pagare le spese legali e che probabilmente la stessa questione arriverà anche al tribunale civile;

CONSIDERATO che il Comune di Agrigento usufruisce di un software che gestisce ancora la contabilità del servizio idrico che dovrebbe contenere anche un database con gli anticipi sui consumi dei contratti registrati negli uffici comunali;

TENUTO CONTO che molti cittadini hanno pagato due volte il deposito cauzionale, prima al Comune e poi a Girgenti Acque;

CONSIDERATO che il gestore sta chiedendo agli utenti di stipulare un nuovo contratto sostituendo, di fatto, quello comunale;

Tutto quanto premesso, visto e considerato;

PROPONE di impegnare il Sindaco e la Giunta

·         A valutare gli effetti della nuova contrattualizzazione degli utenti vincolati dal contratto comunale poi ceduto al gestore;
·         a individuare in bilancio le somme versate dagli utenti che, vista la nuova contrattualizzazione, hanno il diritto di riaverle; 
·         a predisporre moduli adatti a richiedere la restituzione e a non impegnare il cittadino in ricerche di attestazioni di pagamento che possono essere accertate dagli uffici stessi.


14/3/18 Oggetto: Mozione su smaltimento residui di potatura
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliera comunale del Movimento 5 Stelle,
Preso atto che bisogna trovare metodi per consentire di smaltire i residui di lavori di potatura e  di giardinaggio per i cittadini di Agrigento;
Considerato che in alcuni Comuni è previsto il prelievo a prezzo calmierato o gratuito degli scarti vegetali con prenotazione;
Considerato che la legislazione nazionale e regionale permette, con i dovuti limiti e precauzioni, di bruciare rami e sterpaglie in quantità limitata e in alcuni periodi dell’anno;
Considerato imprescindibile che il conferimento dei residui sia possibile quantomeno nelle 2 isole ecologiche;
La presente impegna il Sindaco e l’amministrazione Comunale:
·         indicare la tipologia, quantità e modalità di conferimento nelle isole ecologiche per evitare che si utilizzino sacchi o vengano conferiti terra o vasi insieme al materiale vegetale e che date indicazioni vengano inserite anche nel regolamento per la raccolta differenziata;
·         valutare e comunicare alla cittadinanza la possibilità, con i limiti in premessa, di procedere alla bruciatura;
·         Predisporre un servizio a prenotazione, gratuito o a prezzo calmierato, che serva il territorio, a chiamata come il servizio sugli ingombranti, anche preinformando i cittadini sui giorni in cui il servizio sarà attivo per evitare che il materiale raccolto resti troppo tempo per strada.

12/3/18  Oggetto: Mozione su ufficio stato civile sulla spiaggia di fronte piazzale Giglia
La sottoscritta Consigliera Marcella Carlisi,
Considerato che è stata approvata all’unanimità il 30/5/2017 da questo Consiglio comunale la delibera 86 per "Creazione possibilità di sviluppo Wedding Tourism" – che impegnava l’amministrazione a scegliere le possibili location per i matrimoni civili e istituire adeguate convenzioni con gli enti interessati a partecipare a questa operazione di promozione e sviluppo del territorio;
Premesso che la proposta ha suscitato l’interesse di cittadini non solo agrigentini che intendono convolare a nozze nella nostra città, possibilmente in riva al mare;
Considerato che la proposta darebbe un impulso all’economia agrigentina;
Vista l’inerzia dell’amministrazione comunale dovuta sicuramente alla varietà di luoghi meravigliosi dove celebrare le cerimonie nuziali nel nostro territorio;
Considerato che l’art. 3 d. P.R. 3 novembre 2000, n. 396, recita "1. I comuni possono disporre, anche per singole funzioni, l’istituzione di uno o più separati uffici dello stato civile. 2. Gli uffici separati dello stato civile vengono istituiti o soppressi con deliberazione della giunta comunale. Il relativo atto e’ trasmesso al prefetto”;
Considerato il parere n. 196/14 del 22 gennaio 2014 del Consiglio di Stato reso nell’Adunanza della Sezione Prima che ritiene di: “ammettere la celebrazione del matrimonio in luoghi esterni, che rientrino nella disponibilità giuridica del Comune (a titolo di proprietà diritto reale o personale di godimento), purchè stabilmente destinati alle celebrazioni”….. La destinazione del luogo può essere “frazionata nel tempo (determinati giorni della settimana, determinati giorni del mese), quanto una destinazione frazionata nello spazio (determinate aree del luogo), purché precisamente delimitati e aventi carattere duraturo, o, comunque, non occasionale.”
La presente impegna il Sindaco e l’amministrazione Comunale:
Ad indicare, tramite apposita delibera di giunta, uno spazio sulla spiaggia di fronte piazzale Giglia a San Leone da destinare alla celebrazioni delle cerimonie di matrimonio e unione civile secondo le vigenti normative.


12/3/18 Oggetto: Mozione su pulizia meccanizzata

La sottoscritta, Consigliera comunale del Movimento 5 Stelle,
Premesso che la pulizia delle vie cittadine è stata trascurata e per terra si trovano foglie e volantini pubblicitari;
Considerato che solo alcune vie della città sono oggetto di spazzamento meccanico e persino frequente mentre molte altre sono totalmente abbandonate all'incuria;
Preso atto che la pulizia di alcune vie con mezzi meccanici presuppone una attenta programmazione per evitare ingorghi del traffico e proteste per i pochi posti auto, gratuiti o no, disponibili in città;
Preso atto che l’erba alta a bordo strada presuppone attività di diserbo prima della pulizia meccanizzata;
La presente impegna il Sindaco e l’amministrazione Comunale:
a stabilire un programma quantomeno mensile di spazzamento delle vie cittadine;
fare precedere la pulizia dal diserbo, se necessario;
effettuare la pulizia di tutta la sede stradale soprattutto in vicinanza del marciapiede,
alternare gli eventuali divieti di sosta per i due lati della strada, indicando con precisione tramite cartellonistica stradale, non solo il giorno ma anche le ore di passaggio delle spazzatrici e, nelle stesse ore, in caso di presenza di stalli a pagamento, eliminare il pagamento dello stazionamento nella zona nelle ore di pulizia per creare il minimo disservizio,
scegliere gli orari e il giorno della settimana in funzione dell’andamento del traffico nella zona valutando opzioni di pulizia anche pomeridiane.

3/2/18 Oggetto: Mozione su “Progetti per la democrazia partecipata”
La sottoscritta Marcella Carlisi, In qualità di Consigliera di codesto Comune,

·         considerato che pochissimi agrigentini, lo 0,1% degli aventi diritto, ha votato per il sondaggio sulla cosiddetta “democrazia partecipata”;
·         considerato che i pochissimi votanti che hanno prevalso hanno scelto una voce molto generica quale “verde pubblico e decoro urbano”;
·         considerato che il Consiglio comunale ha votato per far slittare di un anno l’applicazione del regolamento sul bilancio partecipativo;
·         considerato che la mancata dimostrazione di partecipazione potrebbe portare alla restituzione della cifra regionale stanziata;
chiede al Consiglio comunale di approvare la seguente mozione per impegnare l’amministrazione attiva
-      chiedere ai cittadini di inviare proposte e progetti sul tema “verde pubblico e decoro urbano” con un apposito e veloce bando;
-      di far valutare le proposte ai dirigenti ognuno per la propria competenza con un giudizio sintetico e veloce su: Fattibilità tecnica e giuridica degli interventi, Compatibilità rispetto agli atti già approvati dal Comune, Stima dei costi, Stima dei tempi di realizzazione,
-     
di inviare, successivamente, le proposte alla Presidenza del Consiglio comunale per far valutare in Conferenza dei Capigruppo i requisiti di Priorità, Caratteristica del perseguimento dell’interesse generale, Compatibilità con i settori di intervento e con le risorse finanziarie a disposizione e votare in Consiglio comunale,  che rappresenta la totalità degli agrigentini, le proposte così vagliate creando un atto di indirizzo che l’amministrazione attiva metta concretamente in atto


7/8/17 Oggetto: MOZIONE "Revisione KC tariffe TARI" 
http://www.comune.agrigento.it/wp-content/uploads/2017/12/204_cc_2017.pdf
La sottoscritta Consigliera comunale Marcella Carlisi,
VISTA la tabella B così come inserita nella delibera 38 del Consiglio comunale del 30/3/2017;
RAVVISATA l’esigenza di rivedere i KC soprattutto per tutte quelle attività che hanno superfici estese che sono penalizzate dalla loro ampiezza per la supposta proporzionalità fra superficie e produzione di rifiuti;
PRESO ATTO che le strutture che ospitano minori e/o migranti pur avendo la capacità di produrre rifiuti pari ad un albergo con ristorante o ad una casa di cura pagano la TARI con il Kc riservato alla categoria “associazioni”
RITENUTO necessario intraprendere un percorso che condurrà al miglioramento dei rapporti tra contribuente ed Ente locale;
CHIEDE al CONSIGLIO COMUNALE di IMPEGNARE SINDACO E GIUNTA
·         Ad avviare delle interlocuzioni con le categorie economiche cittadine perché le tariffe siano commisurate il più possibile alla capacità di produzione dei rifiuti, in attesa della tariffazione puntuale;
·         A prevedere nella prossima proposta di delibera sulle tariffe TARI un Kc per le strutture di accoglienza che non sia più basso di quello attribuito alle case di cura a parità di Ps.

Mozione sminamento Piano Gatta - I^ CCP  delibera N° 150 DEL 01.08.2017 approvata
http://www.comuneweb.it/egov/Agrigento/ammTrasparente/Provvedimenti/Provvedimenti_organi_indirizzo_politico/dettaglio/allegato.172460.2017.0.pdf


CC. N. 88 del 30/05/2017. Mozione - Esternalizzazione bagni pubblici - I Commissione - Approvazione.

26/4/2017 Oggetto: Mozione su stazionamento DD 2002 approvata il 4/7/2017 delibera 120 cc
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliera comunale del Movimento 5 Stelle,

Premesso che:

·         I Regolamenti sono di competenza del Consiglio comunale;
La presente impegna il Sindaco e l’amministrazione Comunale:
a eliminare dalla DD 2002 del 3/10/2016 quanto prescrive rispetto:
- al punto 1 cioè le restrizioni riguardo i metodi di pagamento che il regolamento nella Delibera del CC n 184 del 23/09/2014 allargava ai contanti e alle carte di credito;
- al punto 2 ovvero a far pervenire almeno 2 giorni prima dell’ingresso la documentazione relativa al pagamento e all’ingresso.


22/4/17 Oggetto: Mozione su Cugno Vela  approvazione il 13/6/17 CC92
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliera comunale del Movimento 5 Stelle,

Premesso che:
·         Il parcheggio di Cugno Vela era affidato al Parco Archeologico che lo ha riconsegnato al Comune di Agrigento vandalizzato;
·         Che l’illuminazione all’interno del piazzale è stata, anche durante la gestione del Parco, sempre a carico del Comune di Agrigento con;
La presente impegna il Sindaco e l’amministrazione Comunale:
-       a richiedere al Parco la ristrutturazione delle strutture danneggiate all’interno del parcheggio Cugno Vela

22/4/17  Oggetto: Mozione su Randagismo approvazione 4/7/2017 delibera 119 cc
I sottoscritti Consiglieri,
·         Vista la legge regionale n.15 del 2000;
·         Visto il DP n 7 del 2007;
·         Considerato che è in costruzione un rifugio sanitario in Contrada Consolida;
La presente impegna il Sindaco e l’amministrazione Comunale:
-       a progettare un ampliamento del rifugio sanitario al fine di farlo diventare un canile municipale da gestire con Comuni limitrofi o in convenzione con associazioni;

-       a prevedere nella revisione degli strumenti di organizzazione del territorio aree per sgamba mento;

-       ad indire una manifestazione di interesse circa la creazione di un cimitero per animali d’affezione;



22/3/17 Oggetto: Mozione su creazione possibilità di sviluppo wedding tourism 

APPROVATA 30/5/2017 http://www.comune.agrigento.it/wp-content/uploads/2017/05/86_cc_2017.pdf

La sottoscritta Consigliera Marcella Carlisi,
Vista la CIRCOLARE N. 29 della Direzione Centrale per i Servizi Demografici del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali;
Visto il  Massimario dello Stato Civile (ed 2012);
Vista la circolare n.10/14 del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno;
Considerato il parere n. 196/14 del 22 gennaio 2014 del Consiglio di Stato reso nell’Adunanza della Sezione Prima che ritiene di: “ammettere la celebrazione del matrimonio in luoghi esterni, che rientrino nella disponibilità giuridica del Comune (a titolo di proprietà diritto reale o personale di godimento), purchè stabilmente destinati alle celebrazioni”….. La destinazione del luogo può essere “frazionata nel tempo (determinati giorni della settimana, determinati giorni del mese), quanto una destinazione frazionata nello spazio (determinate aree del luogo), purché precisamente delimitati e aventi carattere duraturo, o, comunque, non occasionale.”
Tenuto conto del’evoluzione del rito matrimoniale, divenuto non più necessariamente intimo e sacrale, ma anche un evento mondano, e tale da sottrarsi - quanto meno con riguardo al luogo - al rigido cerimoniale previsto dalla tradizione.
Tenuto conto che l'esternalizzazione del rito matrimoniale in siti a valenza storico-artistica o paesaggistica rappresenta un'opzione coerente con i valori protetti dalla Carta costituzionale;
Tenuto conto che la moderna concezione del matrimonio, come istituto volto alla realizzazione della persona umana, oltre che come fatto fondante la primigenia cellula sociale, suggerisce di dare spazio alla scelta dei coniugi in ordine al luogo più appropriato per celebrare l'atto costitutivo della loro unione;
Considerato che l’art. 3 d. P.R. 3 novembre 2000, n. 396, recita "1. I comuni possono disporre, anche per singole funzioni, l’istituzione di uno o più separati uffici dello stato civile. 2. Gli uffici separati dello stato civile vengono istituiti o soppressi con deliberazione della giunta comunale. Il relativo atto e’ trasmesso al prefetto”;

Premesso che nello Statuto comunale
·         L’art 7 recita: 1. Il Comune valorizza il patrimonio culturale della città in tutte le sue forme, sostiene la produzione di nuove espressioni culturali, favorisce iniziative fondate sulla tradizione artistica e storica locale, promuove, nel rispetto delle reciproche autonomie, la più ampia collaborazione con tutte le istituzioni culturali statali, regionali e locali. 2. Si impegna a favorire la conoscenza e la fruizione del proprio patrimonio artistico, culturale, monumentale e bibliografico.
·         L’art 10 recita: Il Comune si qualifica come ente di promozione dello sviluppo economico;

·         Considerato che nel nostro Comune ci sono scorci suggestivi, potenziali location per cerimonie di tipo civile e potenzialmente disponibili attraverso l’attivazione di convenzioni con Ente Parco (zone del Parco archeologico), Tempio di Vulcano anche raggiungibile con ferrovia, Consorzio provinciale (orto botanico), FAI (Kolimbetra), demanio marittimo (spiagge), museo “Griffo” (sala del Gigante), chiese sconsacrate;
·         Considerato che per le suggestive location e il l’alto numero di cittadini emigrati potrebbero essere tantissime le coppie interessate ad un unione civile/matrimonio nel nostro territorio muovendo un grande indotto e creando posti di lavoro nei settori della ristorazione, strutture ricettive, addobbi floreali, noleggio auto, organizzazione di eventi ed altro;
·         Considerato il possibile sviluppo di cerimonie a tema a secondo della location prescelta;
·         Considerato che le cerimonie civili si tengono o nella sala di Palazzo dei Filippini o nell’ufficio di stato civile, per chi non può permettersi la cifra necessaria per tenere la cerimonia nel prestigioso palazzo;
·         Ritenuto che l’accettazione di questa mozione rappresenterebbe per il Comune un’occasione di sviluppo economico e di valorizzazione dei luoghi e una possibilità di guadagno per le casse comunali a fronte di costi che saranno coperti dai richiedenti la cerimonia;

La presente impegna il Sindaco e l’amministrazione Comunale:
·         A scegliere le possibili location (anche tra quelle citate in premessa) e istituire adeguate convenzioni con gli enti interessati a partecipare a questa operazione di promozione e sviluppo del territorio;
·         Creare un regolamento adeguato e un tariffario per le cerimonie che tengano conto di riduzioni uno dei richiedenti la cerimonia civile siano agrigentini
·         ad investire i primi guadagni anche nell’allestimento di una decorosa stanza per le cerimonie, disponibile gratuitamente da utilizzare al posto dell’ufficio di stato civile e per un’adeguata pubblicizzazione della possibilità offerta dal Comune anche sul sito web istituzionale;

26/2/17  Oggetto: Mozione su realizzazione dei Piani di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) approvata il 21/4/2017 http://www.comune.agrigento.it/download/atti_on_line/anno_2017/cc_60_2017.pdf
La sottoscritta Consigliera Marcella Carlisi,
Premesso che:
·        Gli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana così recitano:
Art. 2 << La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. >>
Art. 3 << Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. >>
·        L'art. 32 comma 21 della legge n. 41 del 1986 prevede che << Per gli edifici pubblici già esistenti non ancora adeguati alle prescrizioni del d.P.R. 27 aprile 1978, n. 384 (ora d.P.R. 24 luglio 1996, n. 503), dovranno essere adottati da parte delle Amministrazioni competenti piani di eliminazione delle barriere architettoniche entro un anno dalla entrata in vigore della presente legge >>
·        Il P.E.B.A. (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche) doveva essere adottato entro il 28 febbraio 1987 (un anno appunto dall’entrata in vigore della legge sopra menzionata) dai Comuni e dalle Province, pena la nomina da parte della Regione di un commissario ad hoc, per la redazione del Piano.
·        La legge quadro 104/92 sulla disabilità ha ampliato la materia di competenza, con l’articolo 24 (comma 9), che stabilisce come i piani di cui all’articolo 32, comma 21, della legge n. 41/86 devono essere modificati con integrazioni concernenti l’accessibilità degli spazi urbani, con particolare riferimento all’individuazione e alla realizzazione di percorsi accessibili.
Considerato che:
·         il Comune di Agrigento non si è ancora dotato di un Programma di intervento per l’abbattimento delle barriere architettoniche ed urbanistiche (PEBA)”;
·        Lo Statuto del Comune di Agrigento all’art. 9 (Politiche sociali e sanitarie) recita “ Il Comune promuove una diffusa educazione sanitaria per un’efficace opera di prevenzione; si adopera per l'abbattimento delle barriere architettoniche”;
·        Il regolamento edilizio del Comune di Agrigento all’art. 80 detta le norme relative alla -eliminazione delle "barriere architettoniche", precisando che “il rilascio della concessione, ovvero della autorizzazione, per la costruzione, la ristrutturazione o la modificazione di edifici e attrezzature, nonchè per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria (spazi verdi e di parcheggio, percorsi pedonali, ecc.), è subordinato all’osservanza della vigente normativa sulla eliminazione delle barriere architettoniche”.
La presente impegna il Sindaco e l’amministrazione Comunale:
-        ad elaborare ed adottare un Piano per l’ abbattimento delle barriere architettoniche ed urbanistiche (PEBA) nel Comune di Agrigento;
-        a realizzare tale piano attraverso un percorso partecipativo, che sia momento di confronto e di acquisizione di tutti quei contributi, specie delle Associazioni di settore, anche attraverso la Consulta delle associazioni dei disabili, per stilare un documento di programmazione integrato da esperienze specifiche anche vissute per la realizzazione di una città sostenibile.

26/2/2017 Oggetto: Mozione NO-Slot link approvazione del 4/7/2017 delibera 218
La sottoscritta Consigliera Marcella Carlisi, del gruppo Movimento 5 Stelle, chiede che venga iscritta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale per essere discussa e messa in votazione la seguente mozione:
PREMESSO CHE:
-        L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera il GAP (Gioco d’azzardo patologico) una dipendenza comportamentale patologica, prevenibile, curabile e guaribile, in grado di compromettere la salute e la condizione sociale del singolo e della sua famiglia. Il Ministero della Salute ha definito la ludopatia non solo un fenomeno sociale ma una vera e propria malattia, che rende incapaci di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o di fare scommesse;
-        il DDL 13/09/2012 n. 158 (decreto Balduzzi) ha inserito la ludopatia nei LEA (Livelli essenziali di assistenza) con riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione;
-        i nuovi LEA approvati il 13 gennaio 2017 confermano ed estendono il raggio di azione nei confronti della ludopatia;
-        i dati forniti dall’Autorità delle Dogane e dei Monopoli (ADM), che per lo Stato Italiano regola e controlla l’intero comparto dei giochi, confermano la grande espansione del gioco d’azzardo in tutte le Regioni d’Italia. Per volume movimentato, il gioco d’azzardo sarebbe la terza “industria” italiana con il 12% della spesa delle famiglie, una raccolta nazionale di circa 80 miliardi di euro nel 2011, circa 380.000 slot machine; oltre 50.000 apparecchi videolottery (VLT); un terzo di tutte quelle esistenti al mondo, con una densità per abitante tripla rispetto agli Stati Uniti;
-        L’azzardo distoglie enormi capitali dalla spesa delle famiglie; ne soffrono i consumi interni alternativi e allo Stato vengono a mancare quasi 4 miliardi solo in termini di IVA.
In Italia si stimano 15 milioni di giocatori abituali; di questi si calcola che tra i 900.000 e i 2,3 milioni siano a rischio e altri 900.000 abbiano già sviluppato dipendenza. Ad Agrigento, dato del 2014 di un'indagine nazionale condotta da Datanalysis, il 4,80%
del Pil è speso in gioco d'azzardo;
-        secondo la Relazione 2016 al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, è la vicinanza ad attirare gli adolescenti: “Il 48 per cento di chi non ha giocato d’azzardo durante l’anno riferisce di non avere contesti di gioco nelle vicinanze della propria abitazione o della scuola che frequenta. Circa il 44 per cento degli studenti giocatori, invece, abita e/o frequenta una scuola a meno di cinque minuti da un luogo dove è possibile giocare d’azzardo”.

CONSIDERATO CHE:
-        Il Piano d’azione Nazionale 2013-2015 contro il GAP (gioco d’azzardo patologico) definisce la strategia generale su cui articolare le azioni e gli interventi preventivi per il gioco d’azzardo, basandole prevalentemente su un piano di prevenzione (universale, ambientale, selettiva) e controllo della popolazione a rischio (giocatori problematici, portatori di malattie mentali, persone con grave disagio economico, dipendenti da alcool e droghe);

-        AnciSicilia e Unione dei Consumatori hanno siglato un protocollo d'intesa con l’obiettivo di creare degli sportelli, in tutti i comuni interessati che ne faranno richiesta, per prevenire fenomeni degenerativi come il ricorso al gioco, alle lotterie e al credito illegale. I centri forniranno gratuitamente informazioni e consulenze legali ed è prevista anche la realizzazione di eventi, seminari e convegni;
OSSERVATO CHE:
-        il sistema normativo e di controllo a livello nazionale e regionale è insufficiente a disciplinare e situazioni che presentano già enormi costi sociali sulle singole comunità locali Si attende un decreto legislativo, previsto dalla legge di stabilità del 2016 per regolamentare la presenza delle slot e fare in modo che siano collegate tutte al sistema remoto ma le Regioni chiedono ancora tempo visto il contenuto della bozza;
-        i Sindaci sono i diretti responsabili nei propri Comuni dell’assetto delle funzioni del territorio, della salute dei cittadini, quali rappresentanti delle comunità di cui devono curare gli interessi e promuovere lo sviluppo;
-        non esiste un regolamento comunale di riferimento per le macchine autorizzate ed il gioco d’azzardo;
-        uno strumento molto efficace è il Manifesto nazionale dei Sindaci contro il gioco d’azzardo, promosso dalle Associazioni “Terre di Mezzo”, “Scuola della Buone Pratiche”, “Fa’ la cosa giusta!”, Legautonomie, che ha già ricevuto l’adesione di circa 700 comuni italiani e chiede una nuova legge nazionale, fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso, con un’adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura. Il Manifesto inoltre chiede che sia tutelato il potere di ordinanza dei sindaci per definire l’orario di apertura delle sale da gioco e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili, e che l’installazione dei giochi d’azzardo sia subordinata anche al potere autorizzativo dei Sindaci.

Tutto ciò premesso e considerato, con la presente mozione si intende:
IMPEGNARE IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
-        ad aderire al succitato Manifesto dei Sindaci, pubblicizzando tale atto attraverso tutti i canali di comunicazione, quali sito web istituzionale e comunicarne l’adesione a terre.it e legautonomie.it;
a programmare, insieme con l’ASL, un ciclo di attività informative, formative e di sensibilizzazione rivolte agli alunni delle scuole primarie e secondarie e ai cittadini mirate sui rischi derivanti dal gioco d’azzardo;
-        a richiedere un centro di ascolto che eroghi gratuitamente informazioni e consulenze legali, attraverso il succitato protocollo ANCI Sicilia - Unione Consumatori
-        ad attivare una politica di sgravio fiscale che premi gli esercenti che si impegnino a non installare slot machine – video lottery nei propri locali, o a rimuovere quelle installate, per un periodo temporale di almeno cinque anni, anche in considerazione delle nuove normative fiscali;
-        a valutare, in particolare, una riduzione della TASI, per la parte di competenza comunale, agli esercizi che aderiranno alla campagna “NO SLOT”, come provvedimento di maggior utilità nella direzione definita da questa mozione; gli esercenti che aderiranno alla campagna applicheranno sulle proprie vetrine un adesivo riportante la scritta “No Slot”;
a creare un’apposita pagina sul sito web del Comune di che segnalerà gli esercizi commerciali aderenti al progetto;
-        ad adottare un regolamento comunale che includa norme più restrittive per l’apertura di future attività commerciali, che prevedano al loro interno l’uso di apparecchi elettronici o terminali atti al gioco d’azzardo e la disincentivazione, e maggior controllo, di tutte quelle attività commerciali che ad oggi vedono al loro interno la presenza di apparecchi.
Le norme del nuovo regolamento dovranno prevedere che:
·        per le attività di prossima apertura o per le attività che ne facciano richiesta: a far data il giorno successivo l’approvazione dei questo regolamento, sia vietata l’installazione di apparecchi elettronici VLT (videolottery) nei locali commerciali pubblici, presenti nell’intero territorio comunale, che distino meno di 500 metri da luoghi cosiddetti “sensibili”, quali scuole pubbliche e private di qualsiasi grado, luoghi di culto, luoghi di aggregazione sportivi, oratori, biblioteche, centri anziani, parchi e giardini pubblici, nonché banche uffici postali o sportelli bancomat.
·        per le attività che abbiano installati apparecchi VLT: L’obbligo da parte del personale operante nell’esercizio, della verifica della maggiore età delle persone che accedono tramite esibizione di un documento di identità validità e il divieto di pubblicizzare in qualsiasi forma la presenza della sala slot.
·        per tutte le attività commerciali esistenti e di futura apertura: un orario di esercizio per il gioco d’azzardo per non più di 8 ore giornaliere, con orari identici per tutte le forme di azzardo: gratta e vinci, scommesse sportive, concorsi numerici, apparecchi elettronici, terminali per il gioco a distanza e comunque qualsiasi forma di gioco con puntata in denaro. Eventuali violazioni devono prevedere sanzioni afflittive e progressive in caso di recidiva.

13/06/2016  Oggetto: : MOZIONE "Introduzione della procedura per la tutela dei dipendenti che denunciano illeciti, nota come Whistleblowing
Le sottoscritte Consigliere comunali Rita Monella e Marcella Carlisi,
Premesso che:
·        l’articolo 51 della Legge 190/2012 stabilisce che: fuori dei casi di responsabilità a titolo di calunnia o
diffamazione, ovvero per lo stesso titolo ai sensi dell’Articolo 2043 del codice civile, il pubblico dipendente che denuncia all’autorità giudiziaria o alla Corte dei Conti, ovvero riferisce al proprio superiore gerarchico condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, non può essere sanzionato, licenziato o sottoposto ad una misura discriminatoria, diretta o indiretta, avente effetti sulle condizioni di lavoro per motivi collegati direttamente o indirettamente alla denuncia;
·        in attuazione dell’Articolo 33 della Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite contro la Corruzione, adottata dall’Assemblea Generale dell’Onu il 31 Ottobre 2003 e ratificata ai sensi della Legge 3 agosto 2009 n.116 e dell’Articolo 9 della Convenzione penale sulla Corruzione aperta alla firma a Strasburgo il 27 gennaio 1999 e non ancora ratificata dall’Italia, viene sancito che il dipendente pubblico e privato ha diritto di segnalare, se in buona fede e sulla base di ragionevoli motivazioni, irregolarità o illegalità (ovvero rischi di queste condotte) di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro;
·        con Direttiva del 29 aprile 2014 anche la Regione Sicilia, sulla scorta di altre amministrazioni pubbliche, si è dotata dello strumento del Whistleblowing per la ricezione delle denunce;
·        il dipendente che segnali in buona fede e in modo adeguatamente circostanziato tali condotte ha diritto ad essere informato sugli strumenti della sua tutela, a non essere sanzionato, licenziato, trasferito, demansionato, sottoposto a misure discriminatorie dirette o indirette, aventi effetto sulle condizioni di lavoro, per motivi collegati direttamente o indirettamente alla segnalazione; a vedere protetta la propria identità fino alla contestazione dell’addebito disciplinare.
IMPEGNANO SINDACO E GIUNTA:
·        Ad attivare all’interno della macchina amministrativa la procedura della Whistleblowing al fine di dotare l’Ente di uno strumento per la trasparenza e la salvaguardia dei dipendenti. Tale procedura, pur accogliendo le denunce anonime, dovrà incentivare quelle aperte ed in forma confidenziale, garantendo l’anonimato di chi sottoscrive.
·        Individuare ed attivare strumenti, anche di carattere informatico, al fine di facilitare il flusso di segnalazioni il più possibile circostanziate, assicurando la possibilità d’interazione con il Whistleblower per approfondire i contenuti della segnalazione, senza rendere necessario il disvelamento della sua identità

13/06/2016 Oggetto: MOZIONE "Compensazione debiti-crediti"
Le sottoscritte Consigliere comunali Marcella Carlisi e Rita Monella,
VISTO il comma 167, dell’art. 1,della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 che testualmente recita: “Gli enti locali disciplinano le modalità con le quali i contribuenti possono compensare le somme a credito con quelle dovute al Comune a titolo di tributi locali”;
VISTO l’art. 9,comma 1 del D.L. 1 luglio 2009 n. 78,convertito con legge 3 agosto 2009, n. 102 che,al fine di garantire la tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni,in attuazione della direttiva 2000/35/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 29 giugno 2000, relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali recepita con il decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231 prevede che: 1 )le pubbliche amministrazioni adottano le opportune misure organizzative per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti. 2) nelle amministrazioni, al fine di evitare ritardi nei pagamenti e la formazione di debiti pregressi, il Dirigente che adotta provvedimenti che comportano impegni di spesa ha l’obbligo di accertare preventivamente che il programma dei conseguenti pagamenti sia compatibile con i relativi stanziamenti di bilancio e con le regole di finanza pubblica;
RAVVISATA l’esigenza di adottare provvedimenti necessari per i contribuenti di questo Ente che sono al contempo fornitori o prestatori di servizi per il Comune, circostanza che determina il sorgere di rapporti di debito e credito;
PRESO ATTO della riforma del Titolo V della Costituzione e che, a seguito di ciò, sono mutate le relazioni tra diversi organi di Governo ed è stato affermato con l’art. 17 la piena autonomia regolamentare e gestionale dell’Ente Locale;
PRESO ATTO che le norme che si sono succedute affermano la piena applicabilità, se compatibile all’Ente Locale, delle norme del C.C.;
RITENUTO necessario intraprendere un percorso che condurrà al miglioramento dei rapporti tra contribuente ed Ente locale;
CONSIDERATO che la compensazione è un mezzo di estinzione dell’obbligazione a carattere satisfattorio perché ciascun soggetto rimane soddisfatto ottenendo l’estinzione del proprio debito-credito e che la stessa dovrà essere operata con emissione di mandati vincolati a riversale d’incasso al fine di consentire la tracciabilità dei movimenti contabili effettuati in entrata ed in uscita;
VISTO l’art.1252 c.c che prevede la compensazione volontaria con la quale le parti possono compensare i debiti con i crediti reciproci anche non presentando le caratteristiche di omogeneità, liquidità ed esigibilità come previsto nell’art. 1243 c.c.;
PRESO ATTO comunque che l’istituto non può essere applicato ai casi previsti dall’art. 1246 C.C.;
 IMPEGNANO SINDACO E GIUNTA
Ad attuare il principio di compensazione tra crediti e debiti che i contribuenti vantano nei confronti dell’Amministrazione Comunale e derivanti da tributi e oneri.

6/6/2016 Oggetto: Mozione su comunicazione fra cittadini e comune e geolocalizzazione di problemi o emergenze http://www.comune.agrigento.it/download/atti_on_line/anno_2016/cc_104_2016.pdf

Le sottoscritte Consigliere comunali Marcella Carlisi e Rita Monella,
Premesso che:
·        Il Comune di Agrigento ha un largo territorio e poche unità di personale per il suo presidio;
·        Le nuove tecnologie, utilizzate in maniera organizzata, possono fornire un valido aiuto ottimizzando gli sforzi economici e il tempo del personale dei Comuni;
·        Sul mercato esistono già diverse applicazione utilizzate da Comuni italiani come Comuni-chiamo (https://comuni-chiamo.com/) o  Municipium (http://www.municipiumapp.it/web/) per amministrazioni aperte ai cittadini che possono costituire un facile punto d’accesso per comunicazioni, eventi, informazioni  sui rifiuti, segnalazioni, sondaggi e tutti i servizi comunali. Utili, soprattutto, per georeferenziare problemi ed emergenze e fornirle in modo integrato agli operatori comunali oppure per inviare informazioni, promemoria e sondaggi per i cittadini;
·        Basterebbe anche un'utenza telefonica comunale con la applicazione Whatsapp, che può essere applicata anche su un PC con Whatasapp web, per una migliore gestione e presidio del  territorio, ad esempio: si potrebbe chiedere ai cittadini di segnalare tutte le buche mappando così il territorio, si potrebbero evidenziare i tombini scoperti, evitare gli atti di vandalismo, correre in soccorso di chi resta bloccato a causa di auto posteggiate non correttamente. L'applicazione potrebbe essere un utile strumento GRATUITO per i cittadini e l'amministrazione per migliorare il decoro urbano e per rispondere prontamente a tutte le eventuali emergenze di cui è responsabile l’ente comunale;
·        Con l'applicazione Whatsapp, richiedendo l'aiuto dei cittadini, si potrebbe in breve tempo catalogare tutte le criticità presenti sul territorio, creando una mappa su cui studiare le possibilità di intervento, e valutare le priorità;
La presente impegna il Sindaco e l’amministrazione Comunale:
·        a valutare i costi e la fattibilità della proposta delle applicazioni a pagamento e, nel caso la valutazione risultasse positiva, di procedere all’iscrizione;
·        valutare la semplice opzione gratuita di whatsapp, raccogliendo e catalogando le diverse segnalazioni, smistandole alle unità responsabili o creando diversi numeri dedicati;
·        per tutti i cittadini che non dispongono della tecnologia whatsapp dedicare un numero di telefono e un e-mail per inviare foto. Numero di telefono e email dovranno essere messi in evidenza attraverso il sito comunale e comunicati diffusi in modo efficace


31/5/2016 OggettoMozione su convenzione Comune Ente Parco


Le sottoscritte Consigliere comunali Rita Monella e Marcella Carlisi,
Vista la Circolare 24/2015 dell'Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità siciliana del 2/12/15 che indica tra gli interventi ammissibili al finanziamento nella Convenzione in oggetto tra glia altri:
Disinfestazioni,
Manutenzione strade di accesso al sito,
servizio navette o altro mezzo di trasporto da/per i siti;
IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE 

A inserire tra i finanziamenti nella convenzione:
·        Una efficace campagna di disinfestazione e derattizzazione nei territori del Parco e del Comune;
·        la manutenzione delle strade di accesso al sito, in particolare via Giuseppe La Loggia:
·        la manutenzione dei marciapiedi e dei muretti adiacenti;

·        tutti i trasporti pubblici verso i siti turistici, potenziando il servizio bus/navette per i siti di alto interesse turistico come il Parco letterario Luigi Pirandello e zone del Caos.


31/5/2016 OggettoMozione su sicurezza strade comunali a seguito della legge n.41 del 23 Marzo 2016 APPROVATA IL 21/06/2016


Le sottoscritte Consigliere comunali Marcella Carlisi e Rita Monella,
Vista la legge n. 41 del 23 marzo 2016 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 70 del 24 marzo 2016) che ha introdotto nel nostro ordinamento le nuove fattispecie di reato di omicidio stradale e di reato di lesioni personali stradali, rispettivamente disciplinate dagli articoli 589 bis e 590 bis del codice penale,
Vista la Circolare protocollo n. 300/A/2251/16/124/68 del 25 marzo  emanata dal Ministero dell’Interno, inviata a Prefetture, Questure e Polizia stradale, mediante la quale «si è inteso fornire le prime indicazioni operative per quanto riguarda gli aspetti afferenti in modo specifico alle attività di polizia, allo scopo di prevedere un’uniforme applicazione delle nuove disposizioni, restando comunque impregiudicata la necessità di intraprendere diretti contatti con le locali Procure della Repubblica, per adeguare, ove necessario, le indicazioni generali di cui alla presente Circolare, alle concrete direttive fornite dall’Autorità Giudiziaria a cui compete il coordinamento dell’attività di indagine per i nuovo reati ».
Considerato che la succitata Circolare, nella parte riferita all’Omicidio stradale non aggravato testualmente recita: «La fattispecie generica di omicidio colposo è costituita da quello commesso con violazione delle norme sulla circolazione stradale la cui pena rimane, come previsto dalla previgente normativa dell’articolo 589 C.P., la reclusione da due a sette anni. Il reato può essere commesso da chiunque viola le norme  che disciplinano la circolazione stradale, che sono costituite da quelle del Codice della Strada e delle relative disposizioni complementari. In virtù di tale previsione, il reato ricorre in tutti i casi di omicidio che si sono consumati sulle strade, come definite dall’articolo 2, comma 1, C.d.S., anche se il responsabile non è un conducente di veicolo. Infatti, le norme del Codice della Strada disciplinano anche comportamenti posti a tutela della sicurezza stradale relativa alla manutenzione e costruzione delle strade e dei veicoli», attribuendo quindi una precisa responsabilità agli Enti proprietari delle strade circa gli obblighi di tutela della sicurezza e del conseguente dovere di tenere una efficace ed efficiente manutenzione in quanto, in caso di omicidio, anche ad essi sarà imputabile una responsabilità specifica.
Visto che il DECRETO LEGISLATIVO 30 aprile 1992, n. 285 Nuovo codice della strada all'art 142 comma 12-ter recita: "Gli enti di cui al comma 12-bis destinano le somme derivanti dall'attribuzione delle quote dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui al medesimo comma alla realizzazione di interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, ivi comprese la segnaletica e le barriere, e dei relativi impianti, nonche' al potenziamento delle attivita' di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, ivi comprese le spese relative al personale, nel rispetto della normativa vigente relativa al contenimento delle spese in materia di pubblico impiego e al patto di stabilita' interno."
Premesso che è interesse cittadino che l’Amministrazione Comunale non incorra nel reato di omicidio stradale, previsto dalla legge 23 marzo 2016, N.41
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE 

- Effettuare un controllo preciso su tutto il territorio comunale circa lo stato del manto stradale;
- Dotare i guardrail di apposita protezione per motociclisti e ciclisti in base alla legge nazionale comma 1bis dell'articolo 47 della legge 29 luglio 2010, n. 120;
- Verificare che tutti gli attraversamenti pedonali siano dotati di strisce pedonali ben visibili (non sbiadite);
- Verificare che vengano adeguatamente segnalati tratti di strada pericolosi fintanto che non si proceda alla loro messa in sicurezza;
- Segnalare adeguatamente tratti di strada a doppio senso immediatamente contigui a tratti a senso unico;
- Verificare che gli incroci stradali non abbiano impedimenti alla visibilità;
- Verificare che gli incroci godano di un'adeguata luminosità notturna;
- Monitorare le velocità all'interno dei tratti cittadini e prendere precauzioni adeguate per evitare incidenti;
- Stanziare somme adeguate per la messa in sicurezza delle arterie comunali, prevenendo debiti fuori bilancio per danni da incidenti stradali utilizzando anche le somme delle contravvenzioni (all'art 142 comma 12-ter, Nuovo Codice della strada);

24/5/2016 Oggetto: Mozione su adempimenti previsti per i Comuni dalla  Legge regionale N.10 del 29/04/2014

           
Le sottoscritte Marcella Carlisi e Rita Monella in qualità di Consigliere comunali,

Considerato che la Legge in oggetto richiede ad ogni Comune la redazione di un piano finalizzato alla concreta attuazione, sul territorio:
- di un censimento di tutti i siti, edifici, impianti, mezzi di trasporto, manufatti e materiali contenenti amianto in modo da “fotografare” la situazione e prevenire smaltimenti illeciti con conseguenti abbandoni di rifiuti contenenti amianto che possono diventare, a causa delle sollecitazioni meccaniche e degli agenti atmosferici, fonte di diffusione di fibre.
- della rimozione di tutti i rifiuti abbandonati contenenti amianto, rafforzando la vigilanza sul territorio per prevenire e reprimere tali fenomeni.
- della programmazione degli interventi di rimozione e smaltimento dei manufatti contenenti amianto secondo quanto previsto dall’art. 10 della legge regionale n. 10/2014;

Considerato che l'art 29 della  LEGGE 17 maggio 2016, n. 8 riapre i termini della legge 10 del 2014 relativamente a quanto previsto dall'art 5 comma 3 che diventa:
"Tutti i soggetti pubblici e privati proprietari di siti, edifici, impianti, mezzi di trasporto, manufatti e materiali con presenza di amianto sono obbligati, entro 120 giorni del Piano di protezione dell'ambiente, di decontaminazione e di smaltimento e di bonifica ai fini  della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto, a darne comunicazione alla A.R.P.A. territorialmente competente, indicando tutti i dati relativi alla presenza di amianto."

Considerato che l'art 29 della  LEGGE 17 maggio 2016, n. 8 riapre i termini della legge 10 del 2014 relativamente a quanto previsto dall'art4 comma 1 b) che diventa:
"omissis- I comuni provvedono entro tre mesi dalla adozione del Piano di protezione dell'ambiente, di decontaminazione e di smaltimento e di bonifica ai fini  della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto ad adottare il proprio “Piano comunale amianto” che, entro 30 giorni dall’adozione, è trasmesso all’Ufficio amianto del Dipartimento regionale della protezione civile. I comuni, inoltre, provvedono a rendicontare annualmente al suddetto Ufficio i risultati conseguiti. La non osservanza dei termini perentori predetti comporta una riduzione percentuale, nella misura stabilita dall’Ufficio amianto, delle risorse assegnate ai comuni in materia di amianto e comunque non inferiore al 40 per cento di quelle spettanti"
Considerato che l'Art5 comma7 della legge regionale n. 10/2014 recita: "Per agevolare il censimento dell’amianto ogni Comune può inviare a famiglie ed imprese aventi sede legale nel proprio territorio un apposito modulo da restituire, debitamente compilato, entro 30 giorni, all’ente locale il quale è tenuto a segnalare all’A.R.P.A. territorialmente competente tutti i dati rilevati circa la presenza di amianto nel proprio territorio. Il modulo relativo deve essere conforme a quello standard vigente secondo la normativa di settore e deve essere reso disponibile nel sito web del Comune anche ai fini della comunicazione dei dati che famiglie ed imprese potranno inviare on line all’indirizzo di posta elettronica certificata dell’ente locale";
Considerato che nel Programma Operativo FESR 2014 2020 la Sicilia ha individuato un'azione  per la bonifica di siti e strutture contenenti amianto;

PROPONGONO di impegnare il Sindaco e la Giunta:

-nella immediata redazione del Piano amianto comunale e nella sua adozione;
- nella creazione di un Ufficio amianto comunale individuando le figure che dovranno presidiare il territorio, raccogliere i dati, reperire fondi e dare informazioni ai cittadini;
- a rendere disponibile nel sito web del Comune un modulo come da indicazioni dell' Art5 comma7 della legge regionale n. 10/2014.


29/3/2016 Oggetto: mozione sulla CESSAZIONE DELL'USO DELLA PRATICA DI CAPITOZZATURA DEGLI ALBERI ORNAMENTALI COMUNALI 

C.C. n. 14 del 18/01/2017 - Non approvazione




CONSIDERATO che la capitozzatura cioè il taglio indiscriminato del fusto, delle branche primarie o di grossi rami:
·        non riduce la grandezza di un albero: quando noi “amputiamo” una parte di albero, questo aumenterà il suo regime di crescita per rimpiazzare la parte perduta, fonte di nutrimento. In pochi anni, se l’albero non è nel frattempo morto a causa della capitozzatura, ritornerà alle dimensioni precedenti;
·        non rinvigorisce un albero: la capitozzatura priva l'albero della sua fonte di nutrimento, e la pianta può arrivare a morire di fame. L’albero che soffre “la fame” è così soggetto all’invasione della carie e delle malattie, a scottature, a spaccature nella corteccia, a ferite, alla caduta di rami. Ampie ferite da potatura espongono alburno e durame agli attacchi. La pianta può non possedere l'energia sufficiente per "difendersi chimicamente" da invasioni. Alcuni insetti sono attratti dai segnali chimici degli alberi danneggiati;
·        non si rende un albero più forte nei confronti del vento: la ricrescita veloce e forzata di nuovi rami provenienti da gemme avventizie rende l’albero molto più vulnerabile all’attacco dei venti. L’albero rischia così tutte le conseguenze, tra cui lo sradicamento e la rottura, date dalla furia del vento;
·        non si rende un albero più bello: la capitozzatura è una mutilazione che impedisce all'albero di svilupparsi secondo la forma che la natura ha pensato per la sua specie, che è la forma più bella che lui possa avere;
·        non si risparmia sui costi di manutenzione dell'albero: essendo una pratica da ripetere con intervalli di pochi anni tra una e l’altra, e ogni volta più difficile a causa dello sviluppo repentino dei rami, il suo costo, nel tempo, risulta maggiore rispetto ad altre tecniche. Un albero capitozzato ha un valore ornamentale ridotto, quindi riduce anche il valore della proprietà che lo ospita. Un albero capitozzato, quindi non sano, è più pericoloso di uno sano, e gli eventuali danni provocati dallo stesso possono essere riconosciuti in qualità di negligenza presso i tribunali;
PROPONE di impegnare il Sindaco e la Giunta
per vietare la pratica della capitozzatura per gli alberi ornamentali comunali e di provvedere ad un sistema di potatura degli alberi che tenga conto della salute della pianta e dell'estetica dovuta al decoro urbano, per rendere la nostra città più bella ed accogliente sia per i turisti sia per i cittadini che quotidianamente vivono la città e gli spazi comuni. 


29/3/2016 Oggetto: Mozione sul deposito cauzionale del servizio idrico. http://www.comune.agrigento.it/download/atti_on_line/anno_2016/cc_105_2016.pdf
                                           

VISTO che il gestore del servizio idrico Girgenti Acque SpA ha inserito nelle bollette degli utenti agrigentini la rateizzazione del deposito cauzionale ai sensi dell’art. 2.6.1 del Regolamento utenza;

 

VISTO l'art art.3.1 della delibera n. 86/2013 "DISCIPLINA DEL DEPOSITO CAUZIONALE PER IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO dell’AEEGSI" che indica che il gestore può richiedere all’utente finale, ALL'ATTO della stipulazione del contratto di somministrazione, il versamento di un deposito cauzionale;

CONSIDERATO che molti cittadini hanno stipulato il contratto NON con Girgenti Acque SpA ma con il Comune di Agrigento a cui hanno versato UN ANTICIPO SUI CONSUMI alla stipula del contratto secondo l'art 16 del Regolamento idrico di codesto comune e che il comma 2 dello stesso articolo recita: "Gli anticipi sui consumi saranno rimborsati dal Comune entro il trimestre successivo alla risoluzione del contratto, dedotti i crediti vantati dal Comune stesso.";

CONSIDERATO che il giudice di pace nella causa del sig.Emanuele Lo Vato per la restituzione del deposito cauzionale ha condannato questo Ente a trasferire il deposito del sig.Lo Vato a Girgenti Acque e a pagare le spese legali e che probabilmente la stessa questione arriverà anche al tribunale civile;

CONSIDERATO che il Comune di Agrigento usufruisce di un software che gestisce ancora la contabilità del servizio idrico che dovrebbe contenere anche un database con gli anticipi sui consumi dei contratti registrati negli uffici comunali;

TENUTO CONTO CHE molti cittadini hanno pagato due volte il deposito cauzionale, prima al Comune e poi a Girgenti Acque;

Tutto quanto premesso, visto e considerato;

PROPONE di impegnare il Sindaco e la Giunta

al fine di far recuperare le cifre indebitamente pagate a tutti i cittadini utenti che hanno pagato due volte un deposito riguardante un unico servizio che ha coinvolto due gestioni senza impegnare il cittadino in richieste e ricerche di attestazioni di pagamento che possono essere accertate dagli uffici stessi 



14/2/2016 Oggetto: Mozione da discutere in Consiglio comunale - Art. 30 del Vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale - Cartellonistica turistica APPROVATA 1/03/2016 http://www3.digitalbo.it/file2/58390

Preso atto che l'art. 7 della legge regionale 27 aprile 1999, n°10, come sostituito dall'ari.28 della legge regionale 9 agosto 2005, n° 9 e modificato dal comma 32 dell'art. 127 della legge regionale 28 dicembre 2004, n°17, dispone che sino al 30 per cento dei proventi della vendita dei biglietti di accesso ai musei, gallerie ed alle zone archeologiche e monumenti regionali è direttamente versato, con cadenza trimestrale ai comuni o alle associazioni di comuni nel cui territorio gli stessi beni ricadono e che partecipano alla gestione con la fornitura di beni e servizi sulla base di apposite convenzioni stipulate con l'Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana;
Considerato che non esiste una valida cartellonistica che, con indicazioni efficaci, riesca a condurre i visitatori dalle strade di ingresso in città ai punti di interesse nel Centro storico o a San Leone o alla Valle dei Templi;
Considerata la necessità di cartelli che indichino i mezzi pubblici a disposizione per giungere in prossimità delle attrazioni cittadine;
Considerato che una cartellonistica efficace migliora la qualità della visita turistica in città;
Per quanto sopra esposto, la sottoscritta presenta la proposta di mozione:
che impegna il Sindaco e la Giunta comunale ad attivarsi, in virtù della convenzione con l'Ente Parco, a progettare, sovvenzionare e installare una cartellonistica adeguata allo scopo di garantire una proficua visita e un sereno soggiorno ai visitatori della nostra città.

14/2/2016 Oggetto: art 30. Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale: Mozione Trasparenza parametri ambientaliAPPROVATA 1/03/2016 http://www3.digitalbo.it/file2/58391
                                           
Premesso che fino solo dal 2014 le analisi delle acque reflue in entrata nei nostri fiumi e delle acque potabili in uscita dai nostri rubinetti erano pubblicate sul sito dell'ATO idrico, oggi fermo a Ottobre 2015 per i dati dei depuratori e  per le analisi sulla potabilità dell'acqua;

VISTO il D.Lgsl 195/2005 "Attuazione della direttiva 2003/4/Ce sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale" che nell'art 1 comma b chiede di "garantire, ai fini della più ampia trasparenza, che l'informazione ambientale sia sistematicamente e progressivamente messa a disposizione del pubblico e diffusa, anche attraverso i mezzi di telecomunicazione e gli strumenti informatici, in forme o formati facilmente consultabili, promuovendo a tale fine, in particolare, l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione."

VISTO il D.Lgsl 195/2005 nelle definizioni dell'art 2: " a) «informazione  ambientale»: qualsiasi informazione disponibile in  forma  scritta, visiva, sonora, elettronica od in qualunque altra forma materiale concernente: 1) lo  stato  degli  elementi  dell'ambiente,  quali  l'aria, l'atmosfera,  l'acqua,  il  suolo,  il  territorio,  i siti naturali, compresi  gli  igrotopi,  le  zone  costiere  e marine, la diversita' biologica  ed  i  suoi  elementi  costitutivi, compresi gli organismi geneticamente  modificati,  e,  inoltre,  le  interazioni  tra questi elementi;  2)   fattori  quali  le  sostanze,  l'energia,  il  rumore,  le radiazioni  od i rifiuti, anche quelli radioattivi, le emissioni, gli scarichi  ed  altri  rilasci  nell'ambiente,  che  incidono o possono incidere sugli elementi dell'ambiente, individuati al numero 1);

VISTO il D.Lgsl 195/2005 Art. 3. Accesso all'informazione ambientale su richiesta: "1. L'autorità pubblica rende disponibile, secondo le disposizioni del presente decreto, l'informazione ambientale detenuta a chiunque ne faccia richiesta, senza che questi debba dichiarare il proprio interesse."
VISTO il Dlgs 31/2001 "Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualita' delle acque destinate al consumo umano" che indica i responsabili dei controlli interni ed esterni negli art. 7 e 8;

Chiede

che il Sindaco, come responsabile della Salute Pubblica, e l'amministrazione si adoperi per raccogliere e tenere traccia, sul sito web comunale, di tutte quelle informazioni ambientali che interessano la vita del cittadino.
Si chiede all'amministrazione di impegnarsi sul fronte dell'acqua potabile, che arriva nelle case dei cittadini, e sul fronte dell'acqua in uscita dai depuratori, richiedendo formalmente al gestore e ai responsabili dei controlli esterni la trasparenza completa sulle analisi dell’acqua;

4/2/2016 Oggetto: Mozione - Art. 30 del Vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale - Piano comunale amianto APPROVATA IL 7/06/2016 http://www3.digitalbo.it/file2/62083
Considerati i rischi derivanti dall'amianto, che si trova in città e viene spesso smaltito illecitamente o abbandonato su strada, anche in pezzi pericolosi per la salute pubblica;
Vista la circolare del 14 gennaio 2016, pubblicata nell'ultima GURS (29 Gennaio) relativa alla legge regionale n.10 del 29 aprile 2014 “Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto” relativa alla “mancata adozione del Piano comunale amianto – Conseguenze e responsabilità collegate”;
Considerato che le linee guida per la redazione del Piano comunale amianto sono state notificate a tutte le amministrazioni comunali con circolare n. 29257 del 7 maggio 2015";
Considerato che la legge regionale n.10 del 29 aprile 2014 prevede per i comuni “l’obbligo di adottare, entro tre mesi dall’adozione di specifiche linee guida da parte della Regione siciliana, il Piano comunale amianto, e concede trenta giorni di tempo per trasmettere il piano all’Ufficio amianto del Dipartimento regionale della protezione civile”;
Considerato che la circolare del 14 gennaio 2016 ricorda che la mancata osservanza dei termini fissati per l’elaborazione del Piano comunale amianto comporta una riduzione percentuale, “nella misura stabilita dall’Ufficio amianto, delle risorse assegnate ai comuni in materia di amianto e comunque non inferiore al 40 per cento di quelle spettanti”
Per quanto sopra esposto, il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta comunale ad attivarsi per emanare in tempi brevissimi il Piano comunale amianto

Deposito Cauzionale servizio idrico 16 Luglio
Introduzione Baratto amministrativo 23 Luglio
Implementazione Piano Antenne 12 Agosto
Trasparenza Parametri Ambientali (compresa acqua: depurazione e potabilità ai rubinetti) 17 

Modifica al Regolamento comunale per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche per l'applicazione della relativa tassa

APPROVATA IL 26/04/2016 http://www3.digitalbo.it/file2/60430
Legge 19 del 11/8/2015, Acqua Pubblica 23 Agosto
Pubblicazione Indennità sul sito istituzionale 19 Agosto

Nessun commento:

Posta un commento