Note

23/1/18

Ennesima sconcertante seduta di question time: amministrazione non pervenuta e domande inevase:
- Problemi di inquinamento idrico: dicono di non essere competenti (sulla Salute pubblica?)  e se ne lavano le mani!
-Problemi di traffico: dopo 6 mesi devono ancora studiare una soluzione per piazza Marconi..
-Pagamenti TARI di uffici statali e regionali: non si sa se sono pervenuti perché i dati li ha ancora la ex GESA.
-Bagni pubblici: nessuna programmazione per questo importantissimo servizio.
E’ tutto un faremo e diremo che si ripete ad ogni question time, a distanza di mesi, sugli stessi argomenti anche di grande importanza per i cittadini.
Cosa faccia la giunta comunale dietro quella porta di vetro sempre chiusa è un mistero: insomma… un’amministrazione “attiva” ma non troppo.
Alimentano una macchina del fumo che ieri ha prodotto un cambio di assessori
La conferenza stampa è stata comunicata last minute in perfetta coincidenza con il question time programmato e alle cui domande avrebbe dovuto rispondere anche l’ex assessore Fontana e, così, per la seconda volta nella storia di questo Consiglio comunale un assessore non risponde alle domande per “dimissioni di giornata”
Mentre le domande sui rifiuti e sul randagismo rimanevano inevase pechè nessuno degli assessori presenti aveva delega per rispondere, gli stessi assessori/Consiglieri hanno avuto l’ardire di chiedere uno stop alla seduta in corso per permettere loro la partecipazione alla conferenza stampa in corso per almeno un quarto d’ora: insomma impiegati e Consiglieri avrebbero dovuto aspettarli mentre si producevano in pose per foto e sorrisi di rito!
Si è appreso che durante la conferenza stampa, si è parlato di un sistema opaco spezzato da questa amministrazione: inefficienze e costi esosi andrebbero, per questa amministrazione che non controlla i costi e non sa dove sono i netturbini e che servizi svolgono in giornata, addebitate ai netturbini, alle ditte e ai sindacati.
La colpa è sempre degli altri se non è partita la raccolta per le utenze non domestiche, se le strade sono sempre più sporche, se non c’è nessuna programmazione e non si sa, addirittura, se si ricorrerà o meno ai cestelli condominiali tanto che molti aspetteranno ancora l’ultimo momento per andare a prendere i propri mastelli: questa amministrazione ancora una volta si dice “brava”.
L’importante, evidentemente, è che ci credano loro! I cittadini, invece, ormai hanno mangiato la foglia!


15/6/2016 Regolamento beni comuni


Al Comune di Agrigento, gli Uffici comunali avevano restituito al mittente la proposta di Regolamento sui Beni comuni. Era il settembre 2014 e il regolamento era stato presentato a Maggio, voluto fortemente da gruppi e associazioni impegnate nel sociale.  Il “Regolamento beni comuni” era stato consegnato nelle mani dell'allora sindaco di Agrigento e del presidente del Consiglio comunale al fine di disciplinare le forme di collaborazione dei cittadini con l’amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani.
La partecipazione civica va regolata per ovvie ragioni, che però sono sfuggite a questa amministrazione cittadina che ha istituito un ufficio che sceglierà protagonisti e forme di collaborazione senza presentare precise regole prima. Regolamenti di questo tipo esistono da tutte le parti d'Italia: i cittadini hanno diritto di sapere come vengono scelti gli interventi. Occorrono regole certe per individuare gli interventi ammissibili e quelli non ammissibili, per scegliere fra interventi simili quello da autorizzare per togliere dubbi su clientelismi vari e non creare situazioni imbarazzanti in città.
Il Movimento 5 stelle Agrigento chiede che, prima di far partire attivamente l'ufficio, venga portato in Consiglio comunale un apposito regolamento. Riproporremmo noi stessi quello ottimo del 2014. Pare sia stato scartato SOLO perché uguale a quello di un altro Comune italiano. Al Comune di Agrigento, gli Uffici comunali avevano restituito al mittente la proposta di Regolamento sui Beni comuni. Era il settembre 2014 e il regolamento era stato presentato a Maggio, voluto fortemente da gruppi e associazioni impegnate nel sociale.  Il “Regolamento beni comuni” era stato consegnato nelle mani dell'allora sindaco di Agrigento e del presidente del Consiglio comunale al fine di disciplinare le forme di collaborazione dei cittadini con l’amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani.
La partecipazione civica va regolata per ovvie ragioni, che però sono sfuggite a questa amministrazione cittadina che ha istituito un ufficio che sceglierà protagonisti e forme di collaborazione senza presentare precise regole prima. Regolamenti di questo tipo esistono da tutte le parti d'Italia: i cittadini hanno diritto di sapere come vengono scelti gli interventi. Occorrono regole certe per individuare gli interventi ammissibili e quelli non ammissibili, per scegliere fra interventi simili quello da autorizzare per togliere dubbi su clientelismi vari e non creare situazioni imbarazzanti in città.
Il Movimento 5 stelle Agrigento chiede che, prima di far partire attivamente l'ufficio, venga portato in Consiglio comunale un apposito regolamento. Riproporremmo noi stessi quello ottimo del 2014. Pare sia stato scartato SOLO perché uguale a quello di un altro Comune italiano.

13/06/2016 Compensazione
Ci sono imprese che da un canto vantano crediti dal comune di Agrigento per la fornitura di beni o servizi, dall'altro canto le stesse imprese sono costrette a pagare al comune le imposte comunali.
Il Movimento 5 stelle Agrigento, attraverso le Portavoce in Consiglio comunale Marcella Carlisi e Rita Monella ha presentato una mozione affinchè i creditori del comune, possano compensare le somme che devono versare al comune come tributi, semplicemente sottraendole ai crediti da loro vantati.
L'amministrazione a 5 stelle del Comune di Bagheria, già dal suo insediamento, ha sperimentato questa sorta di "partita di giro" e, qualche giorno fa, i portavoce M5S all'ARS sono riusciti a far passare la compensazione anche per i debitori/creditori della Regione.
Ora si invita anche il Comune di Agrigento a cogliere questa opportunità per dare un pò di respiro alle aziende in questo momento di crisi.


6/6/2016 Disinfestazione non efficace
Nonostante la risposta rassicurante che l'assessore Fontana ci ha fornito durante il question time del 31 Maggio abbiamo appreso, dalla lettura dei verbali della terza commissione consiliare che, in realtà, la disinfestazione larvicida contro le zanzare è stata effettuata dall'esiguo numero di personale disponibile SOLO utilizzando il materiale residuo degli anni precedenti. Sembrerebbe alquanto improbabile che ci sia stata la copertura dell'intera città. Nessuno in città sembrerebbe, infatti, essersi accorto di una diminuzione dei fastidiosi ditteri.
La disinfestazione adulticida, sempre per le zanzare, è stata programmata non solo in ritardo, per via del reperimento fondi, ma anche depotenziata rispetto alle necessità cittadine.
I cittadini ci segnalano, inoltre, infestazioni di zecche. Alcune persone hanno rinvenuto la presenza sgradita, sulla loro pelle, di questi parassiti, per fortuna senza incorrere nelle gravi patologie che questi artropodi possono trasmettere.

Il gruppo del M5S ha presentato, nei giorni scorsi, una mozione che, tra l'altro, impegnerebbe il Sindaco e la Giunta a coordinarsi con l'Ente Parco per la programmazione di un'adeguata disinfestazione.

23/5/2016 Piano amianto

Un emendamento del Movimento 5stelle approvato all’Ars ha riaperto, qualche giorno fa, i termini della legge 10 del 2014  “Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto”, di fatto finora bloccata.
Ai Comuni saranno concessi 120 giorni per la presentazione del loro piano amianto senza incorrere nelle decurtazioni dei finanziamenti (40 per cento) previste per i ritardatari.
Grazie all'emendamento  cittadini ed imprese avranno 120 giorni a disposizione per l’autodenuncia, la segnalazione della presenza di amianto in immobili ed aree di loro proprietà senza incorrere nelle pesanti sanzioni previste (da 1700 a 3000 euro) dalla legge del 2014.
Le Consigliere e portavoce comunali del Movimento 5 stelle di Agrigento Marcella Carlisi e Rita Monella chiedono all'amministrazione di adoperarsi in tempo utile per la predisposizione del Piano amianto, come più volte richiesto anche in aula consiliare dai rappresentanti del MoVimento.
Bisogna sbrigarsi per non infliggere altri colpi alle casse comunali e, di conseguenza, alle tasche dei cittadini.


17/5/2016 Viale dei Pini

Le Consigliere e portavoce comunali del Movimento 5 stelle di Agrigento Marcella Carlisi e Rita Monella chiedono un intervento immediato su Viale dei Pini: la strada è in condizioni disastrose e la stagione estiva si avvicina.
L'amministrazione, aspettando che si arrivi alla sistemazione definitiva, deve attivarsi per garantire la sicurezza dei passanti e di chi percorre la strada (attualmente interdetta ai due ruote) in auto prima che arrivi l'estate, stagione in cui il quartiere sanleonino è affollatissimo.
Le soluzioni per la strada? Le indicano persino semplici cittadini sui social network: o la strada si scarifica e si riasfalta oppure si interdice al traffico per scongiurare pericolosi incidenti.


12/5/2016 Disinfestazione

Già più di un mese fa chiedevo all'amministrazione, in un comunicato, di adoperarsi per la disinfestazione in tutti i quartieri cittadini.
Ho protocollato da tempo una richiesta di informazioni. Informalmente, pare che l'intervento costi circa 30mila euro che non sono attualmente nelle disponibilità del Comune.
Continuo a pensare che un'amministrazione che si occupa così tanto di "decoro" non può lasciare indecorosamente alla mercè di fastidiosi e pericolosi insetti la popolazione e i turisti.
Per decoro ha trovato i soldi per modificare gli ingressi comunali, ieri hanno tolto la parete di cartone che avevano tirato su dopo il sopralluogo della Soprintendenza.
Per decoro ha ottenuto dall'Ente Parco una cifra, maggiore di quella che servirebbe per disinfestare tutto il territorio cittadino, per riempire di maioliche la città; eppure tra gli interventi ammissibili in convenzione c'è proprio la disinfestazione. Perchè non è stata inserita?
Fino a quando l'amministrazione intende far finta di niente sul tema?

2/5/16 TARI

Ad Agrigento l'amministrazione ha proposto all'approvazione del Consiglio delle tariffe più basse dell'anno scorso, il Consiglio ha naturalmente approvato.
Ha colto il suggerimento, non solo mio, di diminuire il numero del personale comunale da pagare in bolletta, individuando ed inserendo correttamente solo quello che effettivamente si occupa della gestione del servizio di nettezza urbana, e di cominciare a dare un taglio a GESA, in liquidazione da un'eternità, che c'è costata circa 2 milioni l'anno. L'amministrazione ha spiegato e garantito che non ci saranno licenziamenti.
Ho richiesto che, per ridurre ulteriormente la tariffa, si appronti presto un ufficio per la bollettazione, il front office  e una gestione efficace del servizio. Tali input dovrebbero essere inseriti tra gli obiettivi da attuare entro fine anno dai dirigenti preposti. L'amministrazione dovrebbe verificare le azioni intraprese dagli uffici comunali per scovare chi non paga e attivare la ricerca fra gli immobili fantasma in modo che non siano sempre gli stessi virtuosi cittadini a pagare per tutti. Ho raccomandato, infine, una rateizzazione delle bollette più esose per non scoraggiare chi vuole pagare ma si trova in difficoltà.


28/4/2016 Sindaci e buchi nell'acqua
Sembra non ci sia volontà politica di riportare l'acqua alla gestione pubblica.
L'ennesima riunione è stata un buco nell'acqua. C'era da eleggere le cariche per governare l'ATI e i sindaci non si sono messi d'accordo o forse si, ha malignato qualcuno. Il risultato di 20 a 20 con un astenuto sembrerebbe una combinazione alquanto improbabile.
Il principio è semplice: perchè avere un gestore privato per le risorse idriche, quando i comuni possono approvvigionarsi direttamente alle fonti (vedi Sicilia acque)?
Mentre i cittadini cercano una filiera alimentare più corta, rivolgendosi direttamente al contadino o al produttore di vino, in modo da pagare meno il prodotto oltre ad avere un controllo diretto sul prodotto, per l'acqua,  bene essenziale, si crea un intermediario che, chiaramente, ci deve guadagnare.
Gli attivisti con le stelle per Agrigento con la portavoce M5S, Marcella Carlisi, si chiedono perchè far guadagnare terze persone per un servizio essenziale come l'acqua.

Gli attivisti aspettano il risultato già  da due sedute, con alcuni momenti a porte chiuse. Perchè? Al momento ci sentiamo presi in giro dal tentennamento dei sindaci, come tutti i cittadini che pagano caro questo scadente servizio. La questione acqua non dovrebbe essere cristallina?


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