23/1/18
15/6/2016 Regolamento beni comuni
28/4/2016 Sindaci e buchi nell'acqua
Ennesima sconcertante seduta di question time:
amministrazione non pervenuta e domande inevase:
- Problemi di inquinamento idrico: dicono di non essere
competenti (sulla Salute pubblica?) e se
ne lavano le mani!
-Problemi di traffico: dopo 6 mesi devono ancora studiare
una soluzione per piazza Marconi..
-Pagamenti TARI di uffici statali e regionali: non si sa se
sono pervenuti perché i dati li ha ancora la ex GESA.
-Bagni pubblici: nessuna programmazione per questo
importantissimo servizio.
E’ tutto un faremo e diremo che si ripete ad ogni question
time, a distanza di mesi, sugli stessi argomenti anche di grande importanza per
i cittadini.
Cosa faccia la giunta comunale dietro quella porta di vetro
sempre chiusa è un mistero: insomma… un’amministrazione “attiva” ma non troppo.
Alimentano una macchina del fumo che ieri ha prodotto un
cambio di assessori
La conferenza stampa è stata comunicata last minute in
perfetta coincidenza con il question time programmato e alle cui domande
avrebbe dovuto rispondere anche l’ex assessore Fontana e, così, per la seconda
volta nella storia di questo Consiglio comunale un assessore non risponde alle
domande per “dimissioni di giornata”
Mentre le domande sui rifiuti e sul randagismo rimanevano
inevase pechè nessuno degli assessori presenti aveva delega per rispondere, gli
stessi assessori/Consiglieri hanno avuto l’ardire di chiedere uno stop alla
seduta in corso per permettere loro la partecipazione alla conferenza stampa in
corso per almeno un quarto d’ora: insomma impiegati e Consiglieri avrebbero
dovuto aspettarli mentre si producevano in pose per foto e sorrisi di rito!
Si è appreso che durante la conferenza stampa, si è parlato
di un sistema opaco spezzato da questa amministrazione: inefficienze e costi
esosi andrebbero, per questa amministrazione che non controlla i costi e non sa
dove sono i netturbini e che servizi svolgono in giornata, addebitate ai
netturbini, alle ditte e ai sindacati.
La colpa è sempre degli altri se non è partita la raccolta
per le utenze non domestiche, se le strade sono sempre più sporche, se non c’è
nessuna programmazione e non si sa, addirittura, se si ricorrerà o meno ai
cestelli condominiali tanto che molti aspetteranno ancora l’ultimo momento per
andare a prendere i propri mastelli: questa amministrazione ancora una volta si
dice “brava”.
L’importante, evidentemente, è che ci credano loro! I
cittadini, invece, ormai hanno mangiato la foglia!
Al Comune di Agrigento, gli Uffici comunali avevano restituito al
mittente la proposta di Regolamento sui Beni comuni. Era il settembre 2014 e il
regolamento era stato presentato a Maggio, voluto fortemente da gruppi e
associazioni impegnate nel sociale. Il
“Regolamento beni comuni” era stato consegnato nelle mani dell'allora sindaco
di Agrigento e del presidente del Consiglio comunale al fine di disciplinare le
forme di collaborazione dei cittadini con l’amministrazione per la cura e la
rigenerazione dei beni comuni urbani.
La partecipazione civica va regolata per ovvie ragioni, che però sono
sfuggite a questa amministrazione cittadina che ha istituito un ufficio che
sceglierà protagonisti e forme di collaborazione senza presentare precise
regole prima. Regolamenti di questo tipo esistono da tutte le parti d'Italia: i
cittadini hanno diritto di sapere come vengono scelti gli interventi. Occorrono
regole certe per individuare gli interventi ammissibili e quelli non
ammissibili, per scegliere fra interventi simili quello da autorizzare per
togliere dubbi su clientelismi vari e non creare situazioni imbarazzanti in
città.
Il Movimento 5 stelle Agrigento chiede che, prima di far partire
attivamente l'ufficio, venga portato in Consiglio comunale un apposito regolamento.
Riproporremmo noi stessi quello ottimo del 2014. Pare sia stato scartato SOLO
perché uguale a quello di un altro Comune italiano. Al Comune di
Agrigento, gli Uffici comunali avevano restituito al mittente la proposta di
Regolamento sui Beni comuni. Era il settembre 2014 e il regolamento era stato
presentato a Maggio, voluto fortemente da gruppi e associazioni impegnate nel
sociale. Il “Regolamento beni comuni”
era stato consegnato nelle mani dell'allora sindaco di Agrigento e del
presidente del Consiglio comunale al fine di disciplinare le forme di
collaborazione dei cittadini con l’amministrazione per la cura e la
rigenerazione dei beni comuni urbani.
La partecipazione civica va regolata per ovvie ragioni, che però sono
sfuggite a questa amministrazione cittadina che ha istituito un ufficio che
sceglierà protagonisti e forme di collaborazione senza presentare precise
regole prima. Regolamenti di questo tipo esistono da tutte le parti d'Italia: i
cittadini hanno diritto di sapere come vengono scelti gli interventi. Occorrono
regole certe per individuare gli interventi ammissibili e quelli non
ammissibili, per scegliere fra interventi simili quello da autorizzare per
togliere dubbi su clientelismi vari e non creare situazioni imbarazzanti in
città.
Il Movimento 5 stelle Agrigento chiede che, prima di far partire
attivamente l'ufficio, venga portato in Consiglio comunale un apposito
regolamento. Riproporremmo noi stessi quello ottimo del 2014. Pare sia stato
scartato SOLO perché uguale a quello di un altro Comune italiano.
13/06/2016 Compensazione
Ci sono imprese che da un canto vantano
crediti dal comune di Agrigento per la fornitura di beni o servizi, dall'altro
canto le stesse imprese sono costrette a pagare al comune le imposte comunali.
Il Movimento 5 stelle Agrigento, attraverso le
Portavoce in Consiglio comunale Marcella Carlisi e Rita Monella ha presentato
una mozione affinchè i creditori del comune, possano compensare le somme che
devono versare al comune come tributi, semplicemente sottraendole ai crediti da
loro vantati.
L'amministrazione a 5 stelle del Comune di
Bagheria, già dal suo insediamento, ha sperimentato questa sorta di
"partita di giro" e, qualche giorno fa, i portavoce M5S all'ARS sono
riusciti a far passare la compensazione anche per i debitori/creditori della
Regione.
Ora si invita anche il Comune di Agrigento a cogliere
questa opportunità per dare un pò di respiro alle aziende in questo momento di
crisi.
6/6/2016 Disinfestazione non efficace
Nonostante la risposta rassicurante che
l'assessore Fontana ci ha fornito durante il question time del 31 Maggio
abbiamo appreso, dalla lettura dei verbali della terza commissione consiliare
che, in realtà, la disinfestazione larvicida contro le zanzare è stata
effettuata dall'esiguo numero di personale disponibile SOLO utilizzando il
materiale residuo degli anni precedenti. Sembrerebbe alquanto improbabile che
ci sia stata la copertura dell'intera città. Nessuno in città sembrerebbe,
infatti, essersi accorto di una diminuzione dei fastidiosi ditteri.
La disinfestazione adulticida, sempre per le
zanzare, è stata programmata non solo in ritardo, per via del reperimento
fondi, ma anche depotenziata rispetto alle necessità cittadine.
I cittadini ci segnalano, inoltre, infestazioni
di zecche. Alcune persone hanno rinvenuto la presenza sgradita, sulla loro
pelle, di questi parassiti, per fortuna senza incorrere nelle gravi patologie
che questi artropodi possono trasmettere.
Il gruppo del M5S ha presentato, nei giorni
scorsi, una mozione che, tra l'altro, impegnerebbe il Sindaco e la Giunta a
coordinarsi con l'Ente Parco per la programmazione di un'adeguata
disinfestazione.
23/5/2016 Piano amianto
Un
emendamento del Movimento 5stelle approvato all’Ars ha riaperto, qualche giorno
fa, i termini della legge 10 del 2014 “Norme per la
tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto”, di fatto
finora bloccata.
Ai Comuni
saranno concessi 120 giorni per la presentazione del loro piano amianto senza
incorrere nelle decurtazioni dei finanziamenti (40 per cento) previste per i
ritardatari.
Grazie
all'emendamento cittadini ed imprese avranno 120 giorni a
disposizione per l’autodenuncia, la segnalazione della presenza di amianto in
immobili ed aree di loro proprietà senza incorrere nelle pesanti sanzioni
previste (da 1700 a 3000 euro) dalla legge del 2014.
Le
Consigliere e portavoce comunali del Movimento 5 stelle di Agrigento Marcella
Carlisi e Rita Monella chiedono all'amministrazione di adoperarsi in tempo
utile per la predisposizione del Piano amianto, come più volte richiesto anche
in aula consiliare dai rappresentanti del MoVimento.
Bisogna
sbrigarsi per non infliggere altri colpi alle casse comunali e, di conseguenza,
alle tasche dei cittadini.
17/5/2016 Viale dei Pini
Le Consigliere e portavoce comunali del Movimento 5 stelle
di Agrigento Marcella Carlisi e Rita Monella chiedono un intervento immediato
su Viale dei Pini: la strada è in condizioni disastrose e la stagione estiva si
avvicina.
L'amministrazione, aspettando che si arrivi alla
sistemazione definitiva, deve attivarsi per garantire la sicurezza dei passanti
e di chi percorre la strada (attualmente interdetta ai due ruote) in auto prima
che arrivi l'estate, stagione in cui il quartiere sanleonino è affollatissimo.
Le soluzioni per la strada? Le indicano persino semplici
cittadini sui social network: o la strada si scarifica e si riasfalta oppure si
interdice al traffico per scongiurare pericolosi incidenti.
12/5/2016 Disinfestazione
Già più di un mese fa chiedevo all'amministrazione,
in un comunicato, di adoperarsi per la disinfestazione in tutti i quartieri
cittadini.
Ho protocollato da tempo una richiesta
di informazioni. Informalmente, pare che l'intervento costi circa 30mila euro
che non sono attualmente nelle disponibilità del Comune.
Continuo a pensare che
un'amministrazione che si occupa così tanto di "decoro" non può
lasciare indecorosamente alla mercè di fastidiosi e pericolosi insetti la
popolazione e i turisti.
Per decoro ha trovato i soldi per
modificare gli ingressi comunali, ieri hanno tolto la parete di cartone che
avevano tirato su dopo il sopralluogo della Soprintendenza.
Per decoro ha ottenuto dall'Ente Parco
una cifra, maggiore di quella che servirebbe per disinfestare tutto il
territorio cittadino, per riempire di maioliche la città; eppure tra gli
interventi ammissibili in convenzione c'è proprio la disinfestazione. Perchè
non è stata inserita?
Fino a quando l'amministrazione intende
far finta di niente sul tema?
2/5/16 TARI
Ad Agrigento l'amministrazione ha proposto all'approvazione
del Consiglio delle tariffe più basse dell'anno scorso, il Consiglio ha
naturalmente approvato.
Ha colto il suggerimento, non solo mio, di diminuire il
numero del personale comunale da pagare in bolletta, individuando ed inserendo
correttamente solo quello che effettivamente si occupa della gestione del
servizio di nettezza urbana, e di cominciare a dare un taglio a GESA, in
liquidazione da un'eternità, che c'è costata circa 2 milioni l'anno. L'amministrazione
ha spiegato e garantito che non ci saranno licenziamenti.
Ho richiesto che, per ridurre ulteriormente la tariffa, si
appronti presto un ufficio per la bollettazione, il front office e una gestione efficace del servizio. Tali
input dovrebbero essere inseriti tra gli obiettivi da attuare entro fine anno
dai dirigenti preposti. L'amministrazione dovrebbe verificare le azioni
intraprese dagli uffici comunali per scovare chi non paga e attivare la ricerca
fra gli immobili fantasma in modo che non siano sempre gli stessi virtuosi
cittadini a pagare per tutti. Ho raccomandato, infine, una rateizzazione delle
bollette più esose per non scoraggiare chi vuole pagare ma si trova in
difficoltà.28/4/2016 Sindaci e buchi nell'acqua
Sembra non ci sia volontà politica di riportare l'acqua alla
gestione pubblica.
L'ennesima riunione è stata un buco nell'acqua. C'era da
eleggere le cariche per governare l'ATI e i sindaci non si sono messi d'accordo
o forse si, ha malignato qualcuno. Il risultato di 20 a 20 con un astenuto
sembrerebbe una combinazione alquanto improbabile.
Il principio è semplice: perchè avere un gestore privato per
le risorse idriche, quando i comuni possono approvvigionarsi direttamente alle
fonti (vedi Sicilia acque)?
Mentre i cittadini cercano una filiera alimentare più corta,
rivolgendosi direttamente al contadino o al produttore di vino, in modo da
pagare meno il prodotto oltre ad avere un controllo diretto sul prodotto, per l'acqua, bene essenziale, si crea un intermediario che,
chiaramente, ci deve guadagnare.
Gli attivisti con le stelle per Agrigento con la portavoce M5S,
Marcella Carlisi, si chiedono perchè far guadagnare terze persone per un servizio
essenziale come l'acqua.
Gli attivisti aspettano il risultato già da due sedute, con alcuni momenti a porte
chiuse. Perchè? Al momento ci sentiamo presi in giro dal tentennamento dei
sindaci, come tutti i cittadini che pagano caro questo scadente servizio. La
questione acqua non dovrebbe essere cristallina?
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